Alcamo/Castellammare: rifiuti, oggi la proroga a scaricare a Trapani

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E’ attesa per oggi la proroga da parte della Regione per i Comuni di Alcamo, Calatafimi, Castellammare del Golfo e per molti altri enti locali della provincia trapanese che autorizza il proseguo del conferimento dei rifiuti nella discarica di Trapani. Ieri sera i sindaci hanno incontrato personalmente alcuni dirigenti del dipartimento regionale Acque e rifiuti che hanno assicurato che entro oggi arriverà l’autorizzazione: “Siamo ancora in attesa di avere il via libera – sottolinea il sindaco di Castellammare del Golfo Nicola Coppola – per continuare a scaricare sino al prossimo 28 dicembre”. Un lasso di tempo ragionevole che potrebbe anche bastare per far tornare a conferire i Comuni dell’Ato Trapani 1 nella discarica di Siculiana, nell’agrigentino, dove è in fase di realizzazione una nuova vasca di raccolta dell’indifferenziato. Il problema però è che sino a tutto l’arco della mattinata l’autorizzazione non è stata ancora emessa dal Dipartimento. Una situazione d’incertezza che crea non pochi disagi ai territori e che ha già scatenato le reazioni del primo cittadino di Alcamo, Sebastiano Bonventre, il quale ha accusato la Regione d’incompetenza e di pressappochismo rispetto alla problematica dei rifiuti. Con lo spettro di un’emergenza rifiuti alle porte il deputato regionale, l’alcamese Valentina Palmeri, ha scritto al Presidente della Regione e al neo assessore all’Energia e Rifiuti, affinché venga prorogato il termine per il conferimento dei rifiuti nella discarica di Borranea, a Trapani: “Un provvedimento che venga emanato – sostiene la parlamentare – nelle more del completamento dei lavori nella discarica di Siculiana e di mettere in atto tutte le migliori soluzioni per scongiurare il rischio di vedere per le strade del trapanese cumuli di rifiuti”. Al di là dell’autorizzazione, che dovrebbe arrivare senza grossi problemi, resta di fondo un problema gestionale per quanto concerne il servizio di smaltimento rifiuti nella provincia trapanese. Si tratta più che altro di questioni infrastrutturali in un territorio che per quanto concerne questo delicato settore non offre garanzie e soprattutto programma nel medio e nel lungo termine. Questione sollevata proprio dal senatore del Movimento 5 Stelle, Vincenzo Santangelo: “L’impiantistica pubblica in provincia di Trapani – sottolinea – è completamente bloccata, sebbene i progetti per la costruzione degli impianti come quello di compostaggio di Calatafimi Segesta sia pronto per essere costruito”. In realtà manca la “materia prima”, cioè vale a dire i finanziamenti: “Questa situazione – sottolinea il parlamentare – crea evidente vantaggio dei privati che applicano tariffe libere in regime di sostanziale monopolio, ma soprattutto della percentuale di rifiuti indifferenziati che continua ad essere altissima nonostante questo territorio faccia la raccolta porta a porta con un servizio gestito da Aimeri ambiente srl in seguito a contratti milionari con i singoli Comuni”. Santangelo ha fatto una richiesta di accesso agli atti all’Osservatorio regionale dei rifiuti così come ai sindaci dei Comuni di Marsala, Alcamo, Castellamare del Golfo, Pantelleria e Trapani, per conoscere non solo le percentuali dei rifiuti raccolti ma soprattutto i costi e gli introiti che derivano dal materiale differenziato.