Alcamo: voto di scambio, verifica urne il 25 agosto

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Le urne ad Alcamo saranno riaperte il prossimo 25 agosto. Ma non per tornare al voto bensì per avviare le operazioni di riconteggio delle schede scrutinate alle amministrative del 2012 dopo la decisione deliberata dal Cga in seguito al ricorso presentato dal candidato sindaco uscito sconfitto al ballottaggio, Niclo Solina del movimento Abc. Ad ufficializzare la data è stato lo stesso Solina questa mattina in una nota stampa in cui, per l’appunto, annuncia che la prefettura di Trapani ha comunicato la data di inizio delle verifiche dei voti nelle 35 sezioni della città. Notizia, questa, che fa tornare a rinfocolare le polemiche innescate in settimana da un atto ispettivo del gruppo al Senato del Movimento 5 Stelle in cui si chiedevano per l’appunto spiegazioni sul perché ancora la prefettura non avesse comunicato l’inizio delle fasi di riconteggio, facendo ventilare l’ipotesi che si volessero far allungare i tempi di questa operazione con il rischio che praticamente si potesse arrivare a conoscere la verità soltanto a fine mandato dell’attuale sindaco Sebastiano Bonventre. “Bonventre sperava di guadagnare ancora tempo? – scrive Solina nel comunicato -L’allarme lanciato dalla interrogazione parlamentare ha fatto fallire i suoi piani?”. In questi giorni, in seguito proprio all’atto ispettivo dei senatori grillini, si è innescata la bufera soprattutto per le parole usate dal senatore Giarrusso che ha definito Alcamo “la città di Messina Denaro”, il boss di Castelvetrano definito il latitante di mafia numero uno in questo momento. Il primo cittadino ha addirittura annunciato querela, il Pd ha fatto quadrato attorno al primo cittadino. Ad esprimersi in merito anche Legambiente, FareAmbiente, le associazioni Laurus, Elica e Salviamo il Bonifato, la Confcommercio e la Cna che hanno definito vergognose le dichiarazioni del parlamentare: “Alcamo è il regno degli alcamesi – si legge nella nota – che sono universalmente riconosciuti come un popolo onesto e di grandi lavoratori, non di mafiosi. Nel contempo manifestano la loro vicinanza alla Prefettura, bersaglio di critiche gratuite”. Solina però parla di tentativo di Bonventre di intorbidire le acque: “L’interrogazione parlamentare dei quaranta senatori del M5S – precisa – non parla di mafia. Lamenta essenzialmente la lentezza con cui si sta procedendo al riconteggio”. Secondo Solina il riconteggio servirà a fare chiarezza.

Il riconteggio è frutto di un’inchiesta della Procura che ha portato a due procedimenti giudiziari a carico dell’ex senatore del Pd Nino Papania e di alcuni esponenti del suo entourage per quanto riguarda il presunto caso di voto di scambio relativo alle amministrative di Alcamo del 2012, durante le quali vinse il candidato sindaco sostenuto dall’ex senatore per soli 39 voti di scarto sullo sfidante del movimento civico Abc. Da intercettazioni ambientali emergerebbe per l’appunto la figura dell’ex parlamentare e di molti suoi fedeli accusati di essere stati in grado di condizionare il voto ed alterarne il risultato dietro promesse di denaro e posti di lavoro, e distribuzione di generi alimentari. Un processo vede gli imputati accusati di associazione a delinquere finalizzata al voto di scambio, l’altro per voto di scambio.

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