Alcamo-Videosorveglianza presto accesa, città da “Grande fratello”

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Sarà il vicecomandante della polizia municipale, Giuseppe Fazio, il responsabile del trattamento dei dati della videosorveglianza ad Alcamo. La nomina è stata fatta dal commissario del Comune, Giovanni Arnone, che ha designato a ricoprire il delicato ruolo al più alta carica del corpo dei caschi bianchi dal momento che il comando alcamese è privo del ruolo del comandante. Si tratta in pratica dell’ultimo adempimento di natura burocratica da parte del municipio: ora si potrà finalmente predisporre l’accensione delle circa 50 telecamere di videosorveglianza già da mesi installate. Proprio poche settimane fa era stato anche completato l’iter tecnico per il necessario potenziamento dell’alimentazione di alcune postazioni che avranno il compito di monitorare e prevenire fenomeni di microcriminalità, vandalismo e reati ambientali. Questo è stato un altro passaggio necessario perché senza questo allaccio non è possibile attivare l’intero circuito, sino ad oggi infatti rimasto spento nonostante la posa in opera delle telecamere si sia completata alla fine dello scorso mese di luglio. Ora il vicecomandante dei caschi bianchi avrà la facoltà di delegare la funzione per il trattamento dei dati ad altro personale del corpo e questo sarà fatto in questi giorni. I tempi di accensione quindi delle telecamere si prevedono molto brevi. Entrerebbero così finalmente in funzione 50 occhi elettronici dislocati in vie, strade, piazze e immobili ritenuti strategici per la città e quindi anche a rischio di vandalismo, abbandono rifiuti o snodi essenziali per il traffico veicolare. Nelle scorse settimane il consiglio comunale ha anche approvato il regolamento per garantire la necessaria privacy in base alle disposizioni del Garante per la protezione dei dati personali. Le immagini saranno videoregistrare attraverso un sistema collegato con la polizia municipale. Le 50 telecamere appena installate si vanno ad integrare alle 20 già da tempo operative nel territorio. Di queste una ventina saranno mobili, quindi con la possibilità di poterle spostare in base all’angolazione necessaria per la visuale. Un sistema ad altissima tecnologia che permetterà soprattutto di potere effettuare un riconoscimento delle targhe in caso di necessità per ragioni di polizia giudiziaria. Contemporaneamente è stato annunciato che tornerà presto in funzione l’impianto di videosorveglianza anche su Monte Bonifato. Ad assicurarlo è stato il comando di polizia municipale che ha previsto entro quest’anno di rimettere in funzione le telecamere che vennero danneggiate nel terribile incendio che si verificò nel 2012 e che spazzò via gran parte del polmone verde della montagna. Il tutto sarà reso possibile, secondo la relazione programmatica del vice comandante Fazio, grazie al reperimento di risorse provenienti da indennizzo assicurativo. Gli occhi elettronici furono messi fuori uso dal rogo di tre anni fa e certamente sarebbero potuti tornare utili proprio quest’anno; infatti nel luglio scorso c’è stato un altro incendio proprio sulla montagna di certa origine dolosa, come appurato successivamente da sopralluoghi congiunti effettuati anche da tecnici del Comune. L’assenza di telecamere ha certamente agevolato i piromani che hanno avuto vita facile nel muoversi senza grossi problemi.