ALCAMO – Niente argomento tasse ieri sera in consiglio comunale ad Alcamo. Come era prevedibile tutto è stato rinviato a questa sera per mancanza del numero legale. In pratica ieri sera il civico consesso è riuscito solo ad affrontare interrogazioni e interpellanze, poi è stato prelevato il punto all’ordine del giorno per l’approvazione del regolamento sull’utilizzo della videosorveglianza ma via via i consiglieri sono usciti dall’aula e quindi al momento della votazione degli articoli il presidente Giuseppe Scibilia ha dovuto prendere atto dell’assenza del numero legale ed ha spostato tutto a questa sera. Oggi quindi il civico consesso sarà chiamato prima a votare il regolamento e poi dovrebbe finalmente aprirsi la questione inerente alle nuove aliquote Tasi e Imu, con rincari che garantirebbero introiti tali al Comune per potere coprire parte del disavanzo di bilancio pari a 1,3 milioni di euro. Dovrebbe essere una formalità il via libera al regolamento sulla videosorveglianza, strumento necessario per la messa in funzione degli occhi elettronici appena installati. Si tratta di 50 telecamere dislocati in vie, strade, piazze e immobili ritenuti strategici per la città e quindi anche a rischio di vandalismo, abbandono rifiuti o snodi essenziali per il traffico veicolare. Il regolamento è stato redatto per garantire la necessaria privacy in base anche alle disposizioni del Garante per la protezione dei dati personali. Le immagini saranno videoregistrare attraverso un sistema collegato con la polizia municipale. Ieri sera ha relazionato in tal senso il comandante dei caschi bianchi, Giuseppe Fazio, il quale ha garantito che ad avere accesso ai dati sarà un numero ristrettissimo di agenti.
Le 50 telecamere appena installate si vanno ad integrare alle 20 già da tempo operative nel territorio. Di queste una ventina saranno mobili, quindi con la possibilità di poterle spostare in base all’angolazione necessaria per la visuale. Un sistema ad altissima tecnologia che permetterà soprattutto di potere effettuare un riconoscimento delle targhe in caso di necessità per ragioni di polizia giudiziaria. Nonostante le rassicurazioni sulla privacy qualche consigliere ha storto il muso.
Nella seduta di ieri il vicepresidente del consiglio, Benedetto Vesco, ha comunicato la sua autosospensione dal gruppo consiliare dell’Udc. In una lettera, letta nel corso del consiglio, Vesco ha spiegato di non condividere la posizione dello scudocrociato a livello regionale e locale per la scelta di sostenere il governo regionale, esperienza ritenuta fallimentare, e di guardare con sempre più interesse al centrosinistra.