Alpauno

Alcamo una città…senza, ecco le strutture inagibili

Inagibile.  Edificio, locale pubblico al chiuso o all’aperto non utilizzabile perché privo dei requisiti di sicurezza necessari per legge. E l’elenco delle inagibilità ad Alcamo e molto lungo con problemi che si trascinano da anni. Risultato? Un coro di disagi e proteste. L’ultimo episodio riguarda il teatro Cielo d’Alcamo trovato con le porte sbarrate dai 500 ragazzi e attori che avrebbero dovuto rappresentare “Mosè”, recuperato in extremis ieri sera con autorizzazione provvisorio.

Per gli impianti Alcamo è all’Anno Zero. Chiuso  lo stadio Catella per lavori di sicurezza alla copertura della tribuna per un importo di 100 mila euro per il quale dovranno iniziare i lavori.. Da due anni per i danni provocati da un forte temperale è inagibile lo stadio Sant’Ippolito per i cui lavori il Comune ha ottenuto un finanziamento di un milione di euro. Disagi e proteste da parte delle società sportive costrette a peregrinare nei Comuni vicini. E ieri Alcamo di Promozione ha giocato a Castellammare con stadio a porte chiuse.  Resta disponibile solo il   don Giuseppe Rizzo di proprietà dei salesiani. Tra squadre di Promozione, Prima categoria e giovanile c’è un giro di oltre 500 calciatori. Lo stadio Catella venne riaperto al pubblico il 4 dicembre dello scorso anno con autorizzazione sino a marzo 2023. Capacità 1800 posti. Va sottolineato che lo stadio rimase chiuso al pubblico per motivi di sicurezza per ben due anni. Ora da mesi il nuovo stop mentre cresce la sterpaglia, il fondo campo più adatto a seminare patate e spogliatoi da rimettere a nuovo. Il Comune conta di riaprirlo entro sessanta giorni dall’ inizio dei lavori da appaltare che presto dicono gli amministratori riguarderanno anche il sant’Ippolito. Inoltre sono stati pubblicati due bandi per la gestione dei campi di calcio da affidare per un periodo che va dai 10 ai 15 anni alle stesse società”. Scaduta la gestione dei due campi di tennis al Catella affidati a privati.

Ora rischiano la chiusura perché il Comune chiede 20 mila euro l’anno per la gestione. Non si presenterà nessuno a questo prezzo. Segna il passo all’interno del Catella l’uso del polivalente “Cento Passi”. La storia infinita inizia nel 2010 ma ancora il completamento del Palatenda resta un miraggio. Si gioca a porte chiuse invece al Palatenda “Sebastiano Grimaudo” di via Verga in attesa dell’agibilità. Chiuso il Palazzetto dello sport costruito dall’ex provincia regionale nei primi anni 2000 e poi dedicato ad Enzo D’Angelo. E’ stato utilizzato come hub vaccinale allestito per la campagna anti-covid. Ora è di nuovo chiuso e alla mercé di vandali. L’ex provincia non sa come sobbarcarsi i costi di gestione e dove reperire il personale necessario. Ha espresso la disponibilità ad affidarlo al Comune per venti anni in comodato gratuito al costo di 20 mila euro l’anno più le spese del personale. La trattativa oggi è ferma. E il Paladangelo rischia di cadere a pezzi. Come cade a pezzi il parcheggio suburbano diventato punto di raduno per consumo di alcol e droga invaso da spazzatura, bottiglie e lattine. Da tre anni è chiuso il parco suburbano. Da dieci l’ex autostazione di piazza della Repubblica. Scusate se ne ho dimenticato qualcuno. Alcamo, una città senza

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