Alcamo. UDC primo partito, bene le liste di Surdi. Male Via, catastrofe PD

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E’ l’UDC di Mimmo Turano il primo partito ad Alcamo. I voti per il consiglio comunale dicono questo, 2788 preferenze pari al 12,22%. Il candidato più votato è invece una vecchia conoscenza della politica alcamese, eletto la prima volta decenni fa con l’MSI, Ignazio Caldarella che ha ottenuto ben 740 voti nella lista di Forza Italia. Tra le liste al secondo posto si è piazzata la civica Avanti con Surdi, 2717 voti pari all’11,91%. Seguono le altre due liste appannaggio del riconfermato sindaco: 5 Stelle, 2253 consensi e percentuale del 9,88, e ABC con 1943 preferenze e l’8,52%. In quinta posizione Forza Italia che è andata oltre al 7 per cento con 1.628 voti seguita dal Movimento Nuove Autonomie, vicino all’ex senatore Papania, arrivato ad appena 11 preferenze di distanza.

Segue la lista Centrali – Sicilia Futura, creatura di giacomo Scala, con 1552 voti e 6,81% quindi Fratelli d’Italia che supera di poco il sei per cento con 1402 voti di lista. Ai mini storici il PD. La gestione del segretario Nicola Bambina, fra l’altro capolista, ha prodotto la miseria di 1.239 voti e il 5,43%. Ulytima lista ad ottenere il seggio è la civica Alba – Cassarà Sindaco con il 5,31 e 1211 preferenze. Restano al di sotto dello sbarramento SiAmo Alcamo di Giacomo Sucameli, 1.091 voti e percentuale del 4,78; il movimento Via, sigla fondata dall’ex senatore Papania, con soli 959 consensi e il 4,21%; Cantiere Popolare, 600 voti e 2,63% e Con Alcamo nel Cuore all’1,95% per un totale di 415 preferenze. Le quattro liste rimaste fuori dal consiglio comunale facevano parte della coalizione Cassarà. Le amministrative hanno anche segnato la scomparsa del PSI: il candidato di questo storico partito, in lista con Surdi, salvatore Perricone, ha ottenuto 96 voti nonostante la presenza al suo fianco di Gino Paglino e Peppe Benenati.