Alcamo, UCD-PSI scrive a Bonventre: traballa la maggioranza?

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Lettera aperta al sindaco di Alcamo Sebastiano Bonventre da parte del Movimento UCD-PSI, che rappresenta il gruppo più consistente in consiglio comunale e che dunque ha un peso determinante nella maggioranza che sostiene l’amministrazione. Di esso fanno parte cinque consiglieri: Giuseppe Campisi, Francesco Ferrarella, Stefano Milito ’62, Antonio Nicolosi, e Salvatore Trovato, che mostrano più di qualche segno di insofferenza verso il primo cittadino e anche se nel documento dichiarano di non “volere assumere posizioni di critica nei confronti dell’Amministrazione che si sostiene”, allo stesso tempo invitano il sindaco a “raccordare le forze politiche che lo sostengono” e a “effettuare scelte “forti e coraggiose” per superare la situazione di stallo politico e della pesante crisi occupazionale ed economica che sta attraversando la città”. “Oggi – si legge nella missiva – si presenta l’occasione per una verifica di tutto l’apparato amministrativo che deve essere rimodulato, reso snello, economico ed efficace”. Indispensabile per il coordinamento “disporre un’azione tesa, da una parte, al risparmio della spesa corrente e alla ottimizzazione del personale e, dall’altra, al rilancio economico con una serie di iniziative che mettano in circolo interventi economici pubblici e privati”.
Il primo suggerimento dell’UCD –PSI: quella di sforare il patto di stabilità. Una scelta che lo stesso Movimento definisce coraggiosa, ma che consentirebbe di utilizzare l’avanzo di cassa con investimenti sul territorio, considerato che “la rigida normativa che regola il c.d. Patto di Stabilità non consente l’utilizzo delle risorse di cassa che il Comune possiede, (circa € 4.000.000,00), e che ogni anno i tentativi di non sforare il Patto di Stabilità non hanno prodotto alcun risultato”.
Sette gli obiettivi che il Movimento ha fissato:
1-Utilizzo dell’avanzo di cassa
L’avanzo di cassa va investito per la creazione di occupazione, a cominciare da piccoli cantieri per la manutenzione della città, delle strade, dei maciapiedi, per il superamento delle barriere architettoniche, per la cura del verde, per la segnaletica, etc., che impegnino piccole imprese e disoccupati, dando una boccata di ossigeno a chi, in questo momento, vive la drammaticità della crisi.
E’ assodato che da solo l’utilizzo dell’avanzo di cassa non produrrebbe i risultati sperati ed essenziali, occorre quindi procedere con la riduzione delle spese, anche attraverso un attento controllo della spesa corrente, e l’aumento delle entrate non provenienti da tassazione. L’utilizzo di aree a parcheggio a pagamento in città ed Alcamo Marina, un attento controllo delle infrazioni e del pagamento degli oneri per pubblicità ed affissioni, l’affidamento di aree pubbliche a privati, la vendita di beni immobili non utili, etc., potrebbero compensare le spese comunali.

2-Incremento attività edilizia
Una delle fonti di entrate da parte del Comune è rappresentata dall’attività edificatoria privata, l’incentivazione per la riqualificazione del centro, l’incremento del numero dei tecnici istruttori dedicati all’urbanistica e, soprattutto, al Suap, e la diminuzione dei tempi occorrenti al rilascio della Concessione edilizia comporterebbe un rilancio nel campo dell’edilizia, volano dell’intera economia locale.

3-Riduzione della spesa per dipendenti
La spesa dei dipendenti risulta sproporzionata se associata all’affidamento di lavori all’esterno, una spesa doppiamente improduttiva. Da una parte viene pagata la somma di 16.000.000,00 Euro per il personale, circa la metà del bilancio, e dall’altra si pagano a terzi i servizi che i dipendenti comunali dovrebbero svolgere. Il Movimento ritiene tale situazione insostenibile per cui il personale va razionalizzato, ottimizzato, gratificato e “gestito” e in in modo nuovo conseguenza degli effettivi bisogni della città e dei servizi essenziali da rendere ai cittadini.

4-Verifica dei servizi occorrenti
Il Comune offre una serie di servizi che comportano una spesa al momento non sopportabile dai cittadini, infatti l’aumento di tasse e la situazione di crisi ha comportato minori entrate al Comune che determinano lo sforamento del patto di stabilità. Tale situazione deve indurre ad una riflessione sulla possibilità economica di continuare a mantenere gli attuali servizi oppure a ridurli e ottimizzarli. Utilizzo di personale comunale per attività svolte da privati, orari di funzionamento dei servizi e affidamento gratuito del patrimonio comunale sono da rivedere alla luce delle effettive disponibilità economiche comunali.

5-Contributi comunali e spese per attività private
Nell’ambito della sua attività il Comune sostiene il cittadino con contributi che sostanzialmente riguardano i Servizi Sociali, lo Sport e Spettacolo, la Cultura. Pur nella convinzione che le attività e i servizi finanziati siano essenziali per la crescita umana, culturale e la solidarietà, occorre rivedere l’impianto contributivo e soprattutto i campi di intervento e i criteri di assegnazione. Riconsiderare la gratuità dei contenitori culturali a fronte della spesa comunale per il personale e la manutenzione degli immobili, e a fronte degli eventi privati a pagamento.

6-Riduzione della tassazione comunale
La pesante crisi in atto ha determinato una situazione di sofferenza nei cittadini anche per il pagamento dell’ulteriore fardello rappresentato dalla tassazione comunale. Considerati i sempre minori trasferimenti nazionali e regionali e l’impossibilità di evitare una tassazione comunale per i servizi essenziali, verificare la sua riduzione al minimo di legge in forza della razionalizzazione della spesa e dell’oculata attenzione all’ evasione dei tributi comunali.

7-Obiettivi di Settore
Individuare, in una programmazione di obiettivi generali, gli obiettivi per ogni Settore, tra cui la qualità e l’economicità del servizio, la produttività, l’ottimizzazione della spesa, la capacità di evasione delle istanza del cittadino, e legare al raggiungimento del risultato stabilito il premio di produttività. Verificare la funzionalità organizzativa e ottimizzare la collaborazione tra i diversi Settori.

Il Movimento UDC-PSI è impegnato in un’azione tesa a individuare un programma condiviso dalle forze politiche, dal Consiglio Comunale e dalla Giunta, in modo da procedere speditamente verso il superamento della crisi e la ripresa dell’attività economica e produttiva, senza la quale il futuro è pesantemente compromesso e il periodo di sofferenza si allungherebbe in modo intollerabile per le imprese locali e per le famiglie.

E infine, a chiudere la lettera, una frase che suona palesemente come una minaccia: “Il Movimento UCD-PSI lega al superamento della crisi, attraverso il raggiungimento dei superiori obiettivi, la sua permanenza nella maggioranza di governo della città”.

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