Sfuma l’affidamento dell’appalto per il servizio di trasporto pubblico che avrebbe dovuto collegare Alcamo ad Alcamo marina. Non si è concretizzata la manifestazione d’interesse che era stata indetta dal Comune per l’affidamento del servizio. L’unica ditta che si era presentata, la Reginella bus di Alcamo, non ha presentato la documentazione richiesta per avere affidato l’appalto pari a 32 mila euro. Inutile il tentativo da parte degli uffici di chiedere l’integrazione documentale alla stessa ditta: “Abbiamo dato tre giorni di tempo come ci consentono le norme che regolano la materia – afferma il segretario generale del Comune, Vito Bonanno – ma alla fine la documentazione è risultata ancora una volta incompleta. Non abbiamo potuto far altro che dichiarare deserta la gara”. La Reginella srl sostiene di avere tentato di interloquire con l’amministrazione comunale ma senza successo: “Si voleva cercare una mediazione – viene riferito dalla stessa ditta – perchè il servizio, così come impostato dagli uffici, è antieconomico rispetto alla sua partenza e agli orari imposti”. A questo punto il servizio di trasporto urbano appare compromesso considerato che siamo oramai a luglio inoltrato. Non tutto però è perduto: il Comune proverà a fare un nuovo tentativo: “Da oggi, con la chiusura del verbale della manifestazione d’interesse andata deserta, – specifica il segretario generale del Comune – avvieremo un altro iter che è quello della trattativa negoziata. Saranno invitate almeno due ditte, alle stesse identiche condizioni del primo bando stabilito, per verificare se ci sono i margini per l’affidamento del servizio. Si tratta di tempi celeri e se tutto andrà liscio potenzialmente si potrebbe affidare l’appalto entro venerdì”. Dubbi vengono espressi anche dal consigliere comunale Gino Pitò rispetto a come si è sviluppata la vicenda: “Resta l’amarezza per un essenziale servizio saltato nonostante il bilancio approvato il 28 aprile – commenta -. Bisogna capire bene com’è stato fatto il bando e perchè c’è voluto tanto tempo per pubblicarlo”. Sotto questo aspetto fa delle puntualizzazioni Bonanno che hanno un sapore polemico rispetto a come era stato gestito in passato l’affidamento dell’appalto del trasporto pubblico: “Purtroppo si sono persi ben 25 giorni di tempo per predisporre il bando – evidenzia – per il semplice motivo che negli uffici non vi era traccia di nessun dato storico sul valore di mercato di un appalto del genere. Gli uffici quindi hanno dovuto fare una serie di verifiche e ricerche per stabilire costi, modalità, tempi e tutto quanto necessario per allestire questa manifestazione d’interesse”. In passato l’affidamento era avvenuto attraverso trattativa privata o affidamento diretto.