Subito una soluzione da trovare per l’istituto “Allmayer” di Alcamo. A battere i pugni sul tavolo il sindaco della cittadina alcamese Domenico Sudi (nella foto) che ha voluto personalmente prendere carta e penna e scrivere al commissario dell’ex Provincia regionale di Trapani, Raimondo Cerami, per sollecitare la soluzione a quella che appare una querelle mai sopita, anzi ancora del tutto aperta. L’istituto infatti rischia di essere trasferito da Alcamo a Calatafimi e tutt’oggi c’è una direttiva di Cerami che rende operativo il provvedimento già a partire dal prossimo anno scolastico 2018-2019. “Ormai appare indispensabile giungere alla risoluzione della questione che ha coinvolto la collettività alcamese e non solo, – scrive Surdi al commissario – al fine di evitare ulteriori preoccupazioni al riguardo e rassicurare ragazzi, genitori ed insegnanti che la scuola resterà sul nostro territorio”. Più che una sollecitazione questo ancora ad oggi appare un auspicio da parte del primo cittadino. Cerami infatti non ha mai formalmente fatto alcuna marcia indietro rispetto all’iniziale provvedimento che era quello per l’appunto di dismettere l’attuale immobile di viale Europa, dove risiede la quasi totalità degli iscritti dell’Allmayer, per trasferire quindi l’istituto superiore a Calatafimi in una struttura di proprietà dell’ex Provincia. Operazione che consentirebbe in questo modo un risparmio all’ente provinciale di circa 200 mila euro di affitto annuale. “L’auspicio condiviso è stato e continua ad essere quello di trovare soluzioni alternative – continua nella missiva Surdi – nell’interesse principale degli studenti e del buon andamento dell’attività scolastica”. Una vicenda che nei mesi scorsi era stata anche condita da una controversia giudiziaria con tanto di ricorso al Tar contro il paventato trasferimento dell’istituto presentato dalla stessa scuola, dal Comune e dal ministero dell’Istruzione. Alla fine il tribunale amministrativo considerò il ricorso “inammissibile” perché allora, come oggi in realtà, non si è in presenza di un vero e proprio provvedimento motivo per cui l’opposizione non può essere neanche presa in considerazione. Nel frattempo sono seguiti una serie di incontri, ufficiali e interlocutori, tra il Comune e l’ex Provincia ma evidentemente non tutto si è dissipato. Nel corso dell’ultimo incontro ufficiale Surdi aveva proposto di congelare il provvedimento di trasferimento almeno per i prossimi due anni in attesa di poter trovare una soluzione. Ad oggi però il commissario dell’ex Provincia non si è mai pronunciato.