Alcamo-Torna l’incubo emergenza rifiuti, salta oggi la raccolta

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ALCAMO – Appena qualche giorno di relativa tranquillità ma ad Alcamo da oggi sono riemersi i problemi legati allo smaltimento dell’immondizia. Questa mattina saltato il turno di raccolta dell’indifferenziato: in pratica non è stato possibile smaltire tutto il quantitativo del precedente turno a causa del solito problema del limite autorizzativo imposto dalla Regione ai Comuni della provincia trapanese per il conferimento della spazzatura alla discarica di Trapani (nella foto). D’altronde l’assessore all’Ambiente del Comune di Alcamo, Roberto Russo, aveva già avvertito nei giorni scorsi quando l’emergenza stava rientrando: “Se non avremo più limitazioni alla discarica il servizio proseguirà senza alcun problema”, aveva detto. Parole quasi profetiche. Le criticità però sono rimaste: lo evidenziano i diversi esposti che sono stati presentati in Procura, l’ultimo dei quali del consigliere comunale di Trapani Francesco Salone, preceduto dai sindaci di Mazara del Vallo e Castelvetrano. Il problema ruoterebbe nel fatto che il Dipartimento regionale Acque e rifiuti avrebbe fatto una media di conferimento della spazzatura autorizzando giornalmente i Comuni della provincia a conferire 400 tonnellate di immondizia, mentre a quanto pare nel periodo estivo, sulla scorta dei dati dello scorso anno, la media giornaliera sale a 550 tonnellate perchè la popolazione in alcuni territori si quadruplica per l’arrivo dei turisti, come a Castellammare del Golfo, San Vito Lo Capo e Favignana, solo per citare alcuni esempi. In un comunicato il Comune di Alcamo chiede ancora una volta la comprensione dei cittadini: “Chiediamo agli alcamesi di collaborare – si legge – quanto più possibile nel tenere la città, che è di tutti noi, pulita e decorosa, cercando di ridurre al minimo la produzione di indifferenziata”. L’impressione però è quella che da questo stato emergenziale difficilmente la provincia trapanese, ed in generale l’intera Sicilia, potrà tirarsene fuori. La limitatezza degli impianti dove accogliere i rifiuti, e la loro oramai più o meno vicina saturazione, sta portando a livelli di allerta il problema dello smaltimento non solo nel presente ma soprattutto nel futuro. Ad Alcamo poi in questo momento si vive la situazione di complessità logistica nell’organizzare il servizio di raccolta dei rifiuti perchè la gran parte della popolazione si è sposata ad Alcamo marina, a circa 7 chilometri dal centro abitato. Motivo per cui si dilatano i tempi di raccolta e anche il territorio su cui intervenire. Inoltre i villeggianti hanno la tendenza a “rilassarsi” quando si ritrovano nella zona marinara e la percentuale di rifiuto indifferenziato tende ad aumentare. In buona sostanza c’è un pò meno di attenzione nel riporre il rifiuto nei sacchetti giusti e questo fa sì che si alzi il quantitativo per l’appunto della spazzatura indifferenziata, quella che viene portata in discarica. Alcamo rivede lo spettro di una nuova emergenza come accaduto sino ad appena una settimana fa quando per ben 15 giorni è rimasta ferma la raccolta dell’indifferenziato in centro storico e nelle periferie, con un accumulo di spazzatura per circa una quarantina di tonnellate per le strade.