ALCAMO – Rivede finalmente la luce la convenzione per la gestione della riserva di Monte Bonifato ad Alcamo. L’atto, dopo essere stato presentato una prima volta e ritirato subito dopo dal commissario straordinario del Comune Giovanni Arnone nel novembre scorso, approda nuovamente in consiglio comunale: sarà discusso mercoledì 13 aprile come da convocazione stabilita dal presidente Giuseppe Scibilia. Ora la palla passa nuovamente al civico consesso che avrà l’ultima e definitiva parola attorno a questo provvedimento molto atteso e per certi versi contestato e che verrebbe insieme per la prima volta nella gestione Comune, ex Provincia regionale di Trapani, Regione e forestale. Una necessità avanzata in seguito ai tantissimi eventi di cronaca che si sono susseguiti proprio sul Monte Bonifato e sui 100 ettari di Riserva, colpita anche pesantemente da più incendi di natura dolosa e da una complessiva situazione di degrado e abbandono. Fattore, quest’ultimo, legato al fatto che Comune ed ex Provincia non avrebbero uomini e mezzi idonei per garantire un’efficiente gestione dell’area. Le conseguenze sono state quelle sotto gli occhi di tutti: per anni i sentieri sono rimasti chiusi al transito pedonale perché non manutentati, e quindi non messi in sicurezza, e solo ultimamente la situazione si è sbloccata per effetto di un’ordinanza del commissario Arnone. La convenzione permetterebbe alla forestale di intervenire finalmente e di potere garantire, con propri uomini e mezzi, gli interventi necessari. Di fatto questo provvedimento è bloccato da oltre un anno. Era stato l’allora sindaco Sebastiano Bonventre ad avere approvato uno schema di convenzione, poi arrivarono le sue dimissioni a giugno del 2015 e tutto si arenò. Si è successivamente insediato l’attuale commissario che a novembre portò finalmente la convezione in consiglio per il via libera definitivo. Diversi consiglieri però sollevarono numerose eccezioni, facendo notare che vi erano nel testo molteplici incongruenze da chiarire e che avrebbero potuto portare conflitti futuri nella gestione. Da lì la decisione del commissario di ritirare l’atto per farlo esaminare dagli uffici competenti. Sulla vicenda intervenne l’associazione “Salviamo il Bonifato”, che da anni opera con propri volontari per la tutela di questa riserva che sta lentamente rischiando di cadere nel più assoluto degrado, che sollecitò un’immediata risoluzione della vicenda per far valorizzare una riserva quasi dimenticata. In questi anni l’assenza di interventi di manutenzione lungo tutta la riserva ha portato a problemi di non poco conto. In primis quello della chiusura dei sentieri la cui mancata messa in sicurezza ha comportato per l’appunto il divieto di transitabilità che vige da anni.