Alcamo: tassa rifiuti, mezzo milione da recuperare

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Il Comune di Alcamo pigia sull’acceleratore alla ricerca disperata di quella liquidità di risorse economiche che oggi scarseggia. Dopo anti calcoli a tavolino e annunci di task force contro i morosi, è stato chiuso il cerchio per introitare una prima tranche di tributi mai riscossi. Il primo resoconto ha riguardato la Tarsu, la vecchia tassa sui rifiuti solidi urbani oggi sostituita dalla Tari. Il Comune ha completato le sue verifiche per gli anni che vanno dal 2010 al 2012 ed ha stanato un’evasione di quasi mezzo milione di euro. Per l’esattezza si tratta di 492 mila euro la cui cifra è stata iscritta in bilancio come accertamento entrata per irrogazione delle sanzioni e addebito degli interessi e delle spese di notifica. Secondo quanto appurato dal dirigente del Settore Servizi finanziari, Sebastiano Luppino, limitatamente agli anni 2010 e 2011 permangono contribuenti non in regola con i pagamenti anche in rapporto alla circostanza che la notifica, per alcuni avvisi di liquidazione, non è andata a buon fine per errore dell’indirizzo e per i quali l’ufficio tributi, dopo una correzione, ha proceduto a notificare. Per l’anno 2012 si è proceduto, da parte dell’ufficio Tributi, all’emissione e notifica degli avvisi di liquidazione. Impressionanti i costi che adesso i contribuenti “furbetti” dovranno sostenere come spese accessorie: infatti dei 492 mila euro, soltanto 360 mila sono le effettive spese del tributo vero e proprio. Gli altri 130 mila euro invece sono stati addebitati per interessi maturati e spese di notifica. Ad oggi, con questa attivit di accertamento, il comune ha calcolato che dovranno essere recuperati per i tributi non pagati circa un milione e mezzo di euro. Circa 860 mila euro è la previsione del recupero della tassa sui rifiuti, quindi la vecchia Tarsu e la nuova Tares, introdotta lo scorso anno; altri 600 mila euro proverranno invece dalla vecchia Ici, oggi Imu. Un piano predisposto dal Comune che ha verificato le banche dati sui contribuenti. L’obiettivo, che appare abbastanza ambizioso considerati i tempi tutt’altro che felici che anzi stanno facendo aumentare la soglia dei morosi, è stato tracciato dal dirigente Luppino che ha relazionato rispetto alle attività che saranno portate avanti dagli uffici da lui diretti. Quindi, almeno sulla carta, l’amministrazione comunale non vuole per nulla frenare la caccia a chi non paga le tasse. Chiaro che per raggiungere l’obiettivo di stanare evasori e morosi serve un’inversione di marcia da parte del Comune. Il Comune intende costituire un’unità organizzativa trasversale a tutti i servizi del Settore che sia in grado di fare il monitoraggio e di contribuire con la sua azione all’accelerazione del processo di riscossione. Inoltre si punta all’accelerazione del processo di riscossione dei residui attivi in modo da dare un contributo concreto al miglioramento della situazione di liquidità.