Ritorna il sereno, o quasi a dire il vero, tra le società sportive e il Comune di Alcamo. La protesta delle stesse società è rientrata e da questa settimana torneranno regolarmente ad utilizzare i vari impianti della città. Un articolo del regolamento attualmente in vigore, rispolverato in questi giorni e di cui evidentemente i più sconoscevano l’esistenza, permette infatti alle società dilettantistiche di poter usufruire del 50 per cento di abbattimento della tariffa.
Questo quindi permetterà sicuramente alla maggior parte delle società di poter evitare salassi. Gli aumenti infatti, sulla base del recente decreto emanato dal sindaco Domenico Surdi, oscillano tra il 300 ed il 400 per cento a seconda dei casi, entrato in vigore già dall’1 aprile scorso, quindi a stagione ancora in corso. Tutto ciò aveva spinto numerose società ad interrompere le proprie attività e a non utilizzare più le palestre in quanto gli aumenti dei costi sarebbero stati insostenibili.
“Le nuove tariffe sono più alte – sostiene il primo cittadino – ma è altrettanto vero che con l’abbattimento del 50 per cento, previsto dal regolamento attualmente in vigore, per le associazioni dilettantistiche e le altre categorie indicate non ci sarà alcun salasso”.
In realtà ancora ci sono alcuni aspetti che dovranno essere rivisti complessivamente a cominciare dalla tariffa notturna, che scatta dalle 20 alle 8 dell’indomani mattina, che viene raddoppiata rispetto agli aumenti già stabiliti: “Resta effettivamente il nodo legato alla tariffa serale – evidenzia il tecnico della società di pallamano della Th Alcamo Benedetto Randes – che rispetto a quella diurna costa quasi il doppio e che il sindaco Surdi su richiesta dei componenti della consulta dello sport cercherà di unificare dove questo sia previsto dalla delibera che ha portato alla nascita della nuova tariffazione. Così alla luce di queste novità , improntate alla collaborazione tra l’amministrazione e il mondo dello sport di Alcamo, che porterà anche alla stesura del nuovo regolamento per l’utilizzo degli impianti comunali della città, con la possibilità su mia proposta di giungere ad una gestione condivisa tra Comune e associazioni sportive, si può finalmente tornare in campo”.
L’amministrazione comunale ha varato queste tariffe anzitutto per dare seguito a delle precise indicazioni normative e della corte dei conti che impongono un minimo di introiti per tutti i servizi a domanda individuale, tra cui rientrano proprio l’affitto delle palestre e degli impianti sportivi in genere. L’obiettivo però è anche quello di migliorare gli introiti per poi poter investire questi incassi proprio su lavori di manutenzione dei malconci immobili, in alcuni casi:
“Il sacrificio che chiediamo – ha rilanciato Surdi – aiuterà a rendere le nostre strutture efficienti e più moderne. Credo che il dibattito accesosi sul punto sia importante e porterà certamente i suoi frutti grazie allo strumento della consulta dello sport. Un pò meno ‘utili’ reputo i soliti tentativi di strumentalizzazione politica che non fanno bene né allo sport, né a chi cerca ogni giorno, passo dopo passo, di arrivare a migliorare la qualità della vita dei cittadini alcamesi”.