Alcamo-Sorgente Cannizzaro, lavori più vicini: si sblocca l’iter

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Sembra essersi sbloccato l’iter per l’avvio del cantiere per i lavori di efficientamento energetico ed idraulico del sistema idrico di Cannizzaro ad Alcamo. Infatti dopo una serie di determine, poi revocate, sino ad oggi tutto era rimasto bloccato perchè si erano verificati intoppi nella nomina del direttore dei lavori, figura necessaria per potere avviare il cantiere. Il Settore dei Servizi Tecnici ha finalmente proceduto ad approvare lo schema di disciplinare d’incarico, lo schema del bando e disciplinare di gara e il calcolo delle parcelle per l’affidamento della direzione dei lavori. Con questo provvedimento, salvo ulteriori intoppi, non ci dovrebbero essere più ostacoli per iniziare i lavori che già sono stati assegnati con relativo appalto pubblico nel settembre scorso per un importo di circa 1,8 milioni di euro. Attorno a questi ritardi nelle scorse settimane si è innescata la polemica tra il gruppo consiliare dell’Udc e l’amministrazione comunale con tanto di interrogazione presentata con cui si chiedono quali sono le responsabilità. I lavori della sorgente di Cannizzaro serviranno senza ombra di dubbio a risolvere uno dei più grandi problemi di sempre di Alcamo, la perenne penuria d’acqua che ad oggi costringe a turni di erogazione, quando va bene, anche di 5-6 giorni. Non solo più acqua ma anche minori costi a carico del Comune e quindi dei cittadini. Infatti questa sorgente di Cannizzaro venne fermata due anni fa perchè inefficiente ed antieconomica, con un impianto obsoleto. Il Comune, allora guidato dal sindaco Sebastiano Bonventre, decise così di dismettere tutto per dare vita ad una progettazione di efficientamento dell’impianto ma nel contempo, per sopperire alla mancanza di questa risorsa, attivò l’approvvigionamento attraverso Montescuro Ovest gestito direttamente da Siciliacque. Un accordo che ancora oggi si paga a carissimo prezzo: 69 centesimi più Iva al metro cubo. Costo annuale per il Comune salito quindi a 800 mila euro che poi pagano gli alcamesi. Lavori che oggi sono possibili grazie all’allora giunta guidata dal sindaco Bonventre che approvò il progetto in giunta ma che venne successivamente stoppato dagli uffici per la mancanza di risorse. Poi, tra le pieghe del bilancio, i soldi furono trovati tra un capitolo e l’altro: in tutto 2 milioni e mezzo di euro impegnati in extremis alla fine del 2015 grazie alla battaglia sostenuta dall’allora consigliere comunale Ignazio Caldarella. L’amministrazione Bonventre riprese la redazione di un progetto il cui incarico venne conferito addirittura oltre 14 anni fa. La delibera di giunta risale, infatti, al 7 agosto del 2002. L’incarico per redigere il progetto venne affidato alla Hydro Engineering degli ingegneri Damiano e Mariano Galbo e al geologo Giuseppe Zangara. In un recente sopralluogo agli impianti, il primo fatto da quando si è insediata nel giugno scorso l’attuale giunta guidata dal sindaco Domenico Surdi, si è verificato come l’attuale impianto è stato del tutto vandalizzato per racimolare qualche filo di rame (nella foto). Il che comporterà ulteriori lavori che potranno essere finanziati con molta probabilità attraverso il ribasso d’asta.