Alcamo: sentenze, Comune chiude il recupero

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Il Comune di Alcamo chiude il cerchio e completa le procedure per l’accertamento in entrata di somme derivanti da sentenze vinte e ancora non riscosse. Si tratta di oltre 300 mila euro di introiti previsti dalla Ragioneria generale del municipio che ha disposto l’accertamento delle somme, quindi significa che dà mandato agli uffici di effettuare tutti gli adempimenti per recuperare i soldi riconosciuti in sentenze passate in giudicato. L’ultimo tassello è stato messo al posto giusto in questi giorni con la determina all’accertamento di quasi 100 mila euro derivanti dalla sentenza della corte dei conti dell’agosto scorso che condanna un ex vigile urbano a risarcire il Comune. La firma è dei dirigenti Sebastiano Luppino e Giuseppe Fazio, rispettivamente responsabile del Settore Economico finanziario e vicecomandante dei vigili urbani. Il recupero della somma riguarda Matteo Mattatresa che, secondo quanto appurato dai suoi stessi colleghi che hanno avviato delle indagini nei suoi confronti nel 2007 quando era ancora in servizio al comando alcamese, avrebbe intascato i soldi delle multe emesse dai caschi bianchi, creando quindi un danno patrimoniale all’ente. Le indagini sono state portate avanti con prove schiaccianti da parte degli agenti, raccolte dopo avere avuto sospetti e denunce ben circostanziate da parte delle vittime del raggiro. Nei giorni scorsi invece le stesse procedure il Comune le ha utilizzate per recuperare soldi derivanti da altre sentenze come quelle contro le società che hanno gestito il servizio di rimozione delle auto, finite sotto indagine per una serie di appalti ritenuti poco chiari dalla Procura, oppure contro il famoso ed infinito caso che ha riguardato l’ex dipendente comunale Antonino Spinò, costretto a restituire parte del risarcimento inizialmente dovuto dal Comune perché in altri gradi di giudizio è caduta l’accusa di mobbing. Ovviamente questo comportamento adottato dal Comune ha una ben precisa ragione ed è quella di fare disperatamente cassa in un momento in cui ci sono pochi soldi in cassa. Allo stato attuale si è già concretizzato il blocco della spesa, che quindi impone agli uffici soltanto le spese indifferibili e necessarie, e quasi sicuramente si prevedono altri dolorosi tagli. Proprio in quest’ottica l’assessore all’Economia, Antonino Manno, ha dato mandato ai dirigenti dei vari Settori di attivarsi per fare una verifica dei crediti vantati dal Comune. Un metodo per raschiare il fondo del barile ed effettuare meno tagli possibili alla manovra finanziaria del Comune che comporterebbe altre scelte dolorose anche in termini di servizi per la cittadinanza. Nel corso di un recente vertice tra tutti i capigruppo consiliari è stato comunque già deciso di evitare eccessivi tagli tanto che è stato stabilito di attingere in parte, per rientrare dal “buco” da 1,3 mln di euro, dall’avanzo di amministrazione che ammonta a circa 9 milioni di euro.