Alcamo, scoperto caso di variante “mucca pazza”

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Ad Alcamo esplode il caso di animali portatori di encefalopatie spongiformi in un allevamento all’estrema periferia della città. Si tratta di una variante della più nota mucca pazza ma che in questo caso ha riguardato un allevamento di ovini. Siamo in presenza di una malattia che è trasmissibile anche all’uomo in quanto è per l’appunto una variante della Creutzfeldt-Jakob, più comunemente conosciuta come mucca pazza. A confermare questa notizia l’ufficio veterinario del Distretto Alcamo-Castelvetrano dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani che ha accertato la presenza di capi ovini infetti: Si tratta della famiglia di arieti portatori dell’allele Vrq, espressione genetica dell’encefalopatia spongiforme trasmissibile, nota con la sigla “Est”. Il controllo è stato effettuato in un allevamento di contrada Cutrina di proprietà dell’alcamese S.M. a cui è stata notificata ordinanza di abbattimento dei capi infetti. Secondo quanto prevede il protocollo dell’azienda sanitaria è scattato il sequestro fiduciario con divieto di movimentazione degli animali infetti dall’allevamento, eccetto che per essere avviati, dietro autorizzazione da parte del servizio veterinario, direttamente al macello. Inoltre il proprietario dell’allevamento avrà l’obbligo di macellare i capi in quanto portatori dell’allele Vrq entro 30 giorni. In casi come questi viene fatto obbligo sempre allevatore di segnalare tempestivamente al Servizio Veterinario dell’Asp distrettuale la presenza di casi sospetti di Est,         l’eventuale rinvenimento di riproduttori morti della specie ovina entro 12 ore e l’introduzione solamente di animali con genotipo noto e funzionale al programma di qualifica genetica del gregge. Le Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili, anche note come malattie da prioni, sono malattie neuro-degenerative che colpiscono il sistema nervoso centrale degli animali e sono trasmissibili all’uomo se ne consuma le carni. Tutte le Tse sono caratterizzate da un lungo periodo di incubazione, da un decorso clinico lento ma fatale e da lesioni presenti nei tessuti del sistema nervoso centrale. Torna quindi in questo territorio a farsi vivo il pericolosissimo morbo della mucca pazza. Il primo caso italiano fu proprio a pochi passi da Alcamo, esattamente a Castellammare del Golfo. Nel 1994 vennero abbattute due mucche affette dal morbo, le prime bestie vive a cui fu diagnosticato nel territorio nazionale. L’allevamento era di un uomo ritenuto vicino al clan Brusca di San Giuseppe Jato. I due animali facevano parte di una partita di 18 bovini acquistata in Inghilterra. Le 16 mucche vennero sequestrate e per un anno ministero e assessorato non decisero il da farsi. Un giorno il proprietario dell’allevamento denunciò il furto degli animali ma fu forte il sospetto che le mucche fossero finite nel giro della macellazione clandestina e quindi sulla tavola dei siciliani. Non a caso una ragazza di Menfi di appena 20 anni, cittadina dell’agrigentino distante un centinaio di chilometri da Castellammare, fu affetta proprio dal morbo Creutzfeldt-Jakob e morì in preda a dolori lancinanti a causa di una malattia degenerativa.

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