Partito democratico alcamese. Assente. Per tale motivo Giacomo Sucameli, capogruppo consiliare del Pd ha chiesto le dimissioni della locale segreteria, presieduta da Giulia Calvaruso. C’era una volta ad Alcamo un Pd che in proporzione al numero degli elettori era tra i primissimi in Italia. C’è da un paio d’anni ad Alcamo un Pd che ha innescato la retromarcia che si è tradotta in una continua emorragia di voti: dalle primarie, alle comunali e alle regionali.
Come andrà il 4 marzo per il Pd alcamese? Stando ai recenti risultati dell’attuale dirigenza piddina c’è poco per stare allegri. E poi qual è il ruolo del Pd nell’attuale momento politico-amministrativo al Comune di Alcamo? Pochissimo costrutto. E se in politica comandano i numeri la presa di posizione di Giacomo Sucameli mette il dito sulla piaga di una gestione alcamese da rivedere. Magari azzerando tutta l’attuale segreteria per cercare di rilanciare il partito.
“Un vero continuo flop –dichiara Sucameli – tanto che non si è riusciti nemmeno ad esprimere un candidato alcamese per le regionali dello scorso novembre e ora per le nazionali. Le candidature locali rappresentano un momento di aggregazione e di unità che nel Pd alcamese oggi non c’è”.
In difesa della segretaria Giulia Calvaruso scende i campo il direttivo del circolo del Partito democratico di Alcamo che “rinnova il pieno sostegno alla segretaria Giulia Calvaruso, ancora una volta oggetto di attacchi, al di fuori delle regole che il partito democraticamente si è date”. “Quando a muovere critiche gratuite e prive di fondamento è il capogruppo del Pd in consiglio comunale – scrivono in un documento – diventa doveroso per il Circolo e i suoi organismi esprimere il dissenso più convinto verso la richiesta di dimissioni”. Il Circolo Pd di Alcamo, guidato dalla sua segretaria, affronterà l’importante impegno politico ormai alle porte con la solita passione e impegno”.