Alcamo-Scandalo massoneria, bufera sul sindaco tra difesa e attacco

0
561

ALCAMO – Si alzano le barricate a sostegno del sindaco Sebastiano Bonventre riguardo al presunto scandalo sulla sua appartenenza ad una Loggia Massonica. Assessori e consiglieri comunali in questi giorni stanno facendo pervenire documenti in cui si ribadisce sostegno e stima nei confronti del primo cittadino. Uno scenario che sembra identico a quello già visto due anni fa quando il primo cittadino, travolto dalle notizie di un presunto voto di scambio alle elezioni del 2012 da parte di esponenti di spicco della sua coalizione, fu in procinto di dimettersi. Idea che in queste ore sarebbe ritornata in mente a Bonventre il quale si è preso qualche giorno di tempo per riflettere. Intanto i consiglieri comunali di maggioranza, a cui si è unito l’indipendente Ignazio Caldarella, hanno espresso “sdegno per quello che considerano soltanto un attacco mediatico: “Siamo in presenza – si legge nel documento – di ignobili attacchi perpetrati ai danni del sindaco, non gli unici, per la verità, in questi anni difficili, in cui, accanto a chi opera per il bene di questa comunità, c’è chi ha permesso che s’alzasse, e soffiasse forte, un vento d’odio, capace di distruggere il nobilissimo valore di tolleranza che ha fatto la storia di questa città”. Nella nota i consiglieri esprimono “incondizionata fiducia all’uomo e al professionista Sebastiano Bonventre”. Il documento si conclude esortando il sindaco a “continuare amare Alcamo”, quasi un invito velato dunque a non prendere in considerazione l’ipotesi delle dimissioni. Sulla stessa lunghezza d’onda gli assessori Antonino Manno e Enzo Coppola: anche loro parlano di attacchi strumentali e tendenti a screditare la persone sul piano personale. Non si entra però mai nel merito della veridicità o meno della notizia, venuta alla ribalta nel giorni scorsi nel corso di un dibattimento dinanzi al Giudice di pace dove è in corso un procedimento per una querela inoltrata da Niclo Solina, candidato sindaco nel 2012, nei confronti di Bonventre. Solina ha presentato e depositato presso il Giudice di Pace la documentazione in cui si attesterebbe che il sindaco avrebbe fatto parte a cavallo tra il 2008 e il 2009, di una Loggia Massonica in cui si crede che Maria Maddalena fosse la moglie di Gesù e Dio fosse donna. All’attacco di Bonventre invece il suo ex assessore, Massimo Fundarò, oggi segretario regionale di Sel, il quale invece chiede le dimissioni del primo cittadino anche alla luce di queste ultime notizie riguarda la presunta affiliazione alla massoneria. Si invita Bonventre a rimettere il mandato anche sulla base di motivazioni politiche: “C’è la mancanza di qualsiasi atto, di qualsiasi iniziativa da parte sua volta – scrive Fundarò in una lettera aperta rivolta al primo cittadino – a contrastare o ad alleviare questa lenta agonia, questo declino inesorabile che avvolge la nostra città. Non io, ma la stragrande maggioranza delle cittadine e dei cittadini registrano la sua inutilità”.