ALCAMO-Riserva Monte Bonifato, non tutti i sentieri riaperti

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Non tutti i sentieri di Monte Bonifato ad Alcamo tornano ad essere fruibili. Solo una parte, come annunciato ieri dal commissario straordinario del Comune Giovanni Arnone, sono tornati ad essere aperti per il passaggio pedonale. Per l’esattezza sono stati riaperti “Il sentiero delle orchidee”, “il sentiero archeologico”, tutta la trazzera della panoramica est che porta agli scavi archeologici inaugurati ieri e la strada che porta al secondo piazzale. Restano del tutto interdetti invece sia “il sentiero degli innamorati”, sia il primo tratto del sentiero religioso, che parte dal parco avventura al secondo piazzale. Dunque ancora ci sarà da lavorare per far tornare completamente fruibile questa riserva che oramai da lungo tempo vive le delle difficoltà di carattere gestionale aggravate dalla liquidazione dell’ente gestore, l’ex Provincia regionale di Trapani. Da considerare che il risultato della riapertura dei sentieri lo si è raggiunto grazie anche agli sforzi in questi anni dei tantissimi volontari che hanno lavorato per effettuare interventi di messa in sicurezza. Ad averci lavorato sono state le associazioni “SalviAmo il monte Bonifato”, “Vivilbosco”, “Laurus” “Libera Alcamo”. A questa riapertura parziale dei sentieri ha lavorato recentemente l’Ati Orsa Euro che gestisce i servizi di fruizione e salvaguardia della riserva Bosco d’Alcamo, la quale aveva portato a completamento tutti i lavori necessari per la messa in sicurezza. Interventi che hanno dato la possibilità quindi al commissario Arnone di emettere un’ordinanza di revoca di interdizione. I sentieri sono rimasti chiusi oramai da una decina d’anni, da quando avvenne una disgrazia in cui rimase gravemente ferito un bambino che si trovava a transitare in queste zone. Ambientalisti ed associazionismo in questi anni hanno lavorato incessantemente cercando anche di avere contatti con Comune e Provincia per sollecitarli a rendere più efficace la gestione dell’area naturalistica. Ora si parla di una convenzione tra Comune, ex Provincia e Forestale per l’affidamento dei lavori di manutenzione della riserva ma è rimasto tutto congelato dopo alcune perplessità mostrate dal consiglio comunale. Si aspetta dunque di superare alcune criticità al testo. Le piogge di quest’ultimo decennio hanno notevolmente indebolito la struttura degli arbusti lungo tutta la riserva e quindi esistono davvero molti pericoli. L’eventuale intervento della forestale, con uomini e mezzi adeguati, e il coinvolgimento dei volontari potrebbe aiutare dunque a garantire una maggiore salvaguardia dell’area e soprattutto si potrebbe arrivare alla riapertura di tutti gli altri sentieri. Politica e burocrazia permettendo.