Alcamo-Riscaldamento al teatro Cielo, 40 mila euro a perdere

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teatro cielo d'Alcamo

Si racconta che il commissario comunale Giovanni Arnone sia andato su tutte le furie. Ma ora smaltita la rabbia tutto procederà come al solito nel disastrato Comune di Alcamo. L’ultima vicenda, in ordine di tempo, riguarda l’ennesima, definiamola bonariamente, disattenzione. Ebbene il consiglio comunale durante l’approvazione del bilancio di previsione 2015 impegnò la somma di 40 mila euro per acquistare una caldaia e ripristinare l’impianto di riscaldamento al teatro Cielo. Ma anche per il 2016 gli alcamesi, abituali frequentatori del teatro, grazie alla stagione varata dalla Cooperativa piccolo teatro, dovranno munirsi di indumenti pesanti perché è saltato , sine die, il rifacimento dell’impianto di riscaldamento. Infatti, pur essendo disponibili 40 mila euro, l’Ufficio comunale competente non ha provveduto ad adottare la determina, entro lo scorso 31 gennaio, per la scelta del metodo di gara, per come è avvenuto grazie ad Ignazio Caldarella, per i lavori, 2 milioni e mezzo, alle sorgenti e conduttura, che potranno essere spesi. I 40 mila euro per il riscaldamento al teatro Cielo invece no. Semplice distrazione dell’ufficio? Forse l’Ufficio con il suo personale oberato da pile di pratiche non è arrivato a quella per la caldaia all’Euro ? Chiedere di fare chiarezza forse è tempo perso perché si innescherebbe una sorta di scarica barile. Ma è giusto che questa ennesima disfunzione venga portata a conoscenza dell’opinione pubblica alcamese, da tempo amareggiata per una burocrazia, che senza alcun controllo e direttive politico-amministrativo, spesso brilla per assenza. A pagare per i disagi e per problemi pur semplici irrisolti, leggasi caldaia al teatro, come al solito sono gli alcamesi, tra l’indifferenza di buona parte della classe politica, Consiglio comunale in primis, dove personaggi poco conosciuti hanno conquistato uno scranno al Palazzo di città, ma paiono destinati al ritorno nell’anonimato dal quale uscirono con le ultime amministrative.