Alcamo-Rifacimento reti idriche di Cannizzaro, avanti a tappe spedite

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Va avanti a tappe veloci l’iter per arrivare all’indizione dell’appalto per il rifacimento della rete idrica di adduzione della sorgente Cannizzaro ad Alcamo. Dopo il recupero dei fondi e il completamento degli atti per l’impegno di spesa necessario, pari a 2 milioni e mezzo di euro, il Comune ha anche provveduto alla nomina del nuovo responsabile unico del procedimento: si tratta del geometra Vincenzo Ponzio. Un appalto di importanza cruciale e su cui il Comune sta facendo la massima attenzione affinchè arrivi tutto in porto, in attesa che ovviamente anche la burocrazia faccia la sua parte dal momento che dovrà essere la stazione unica appaltante della Regione a dovere indire la gara. L’Urega, si sa, non ha mai tempi celeri anche perché di mezzo ci sono grossissime somme che hanno bisogno di un attento monitoraggio, ma intanto dal suo punto di vista il Comune di Alcamo si vuol far trovare pronto. Anche perché dal municipio sanno quanto vitali siano questi lavori per due motivi: il primo è quello di far garantire una portata idrica efficiente, il secondo per dismettere l’attuale allacciamento alla sorgente di Montescuro (attivato lo scorso anno) che costa al Comune di Alcamo all’incirca 650 mila euro, soldi che ovviamente imporranno un aumento nella prossima bolletta dell’acqua anche se ancora non precisato nelle sue proporzioni. L’efficientamento delle reti di adduzione di Cannizzaro hanno l’obiettivo di far superare l’handicap strutturale delle reti e degli impianti, vecchi di 30 anni e quindi obsoleti e con molti punti deboli. Le rotture alle condotte praticamente sono quasi all’ordine del giorno ed ecco che in questo direzione si inserisce il progetto appena rivisitato dal Comune. Tantissime sono le segnalazioni di rotture alla rete idrica interna che non riesce a reggere il flusso di acqua proveniente dalle sorgenti, da Dammusi e soprattutto da Cannizzaro per l’appunto. Troppe falle che possono essere rattoppate con interventi estemporanei e allo stesso tempo poco efficaci perché servirebbero interventi radicali di completa sostituzione delle oramai obsolete condotte. I problemi attuali che sta attraversando la città sul piano del servizio sono paradossalmente di abbondanza. Infatti le sorgenti di Dammusi, Cannizzaro e Montescuro, che insieme garantiscono oltre 120 litri di acqua al secondo, garantiscono l’arrivo dell’acqua regolarmente e con turni ogni tre giorni. Il problema sta proprio qua: praticamente le cisterne delle abitazioni sono quasi sempre piene e l’acqua quindi rimane in circolo nelle condotte ad altissima pressione, situazione che conseguentemente provoca rotture specie nelle zone in cui la rete è più debole perché maggiormente fatiscente.