Alcamo: rete ospedaliera, Simone consulente del sindaco

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ALCAMO – La vertenza ospedale ad Alcamo si arricchisce di un nuovo protagonista. Il sindaco Sebastiano Bonventre ha nominato come collaboratore civico, con specifico compito di interessarsi in materia di “Rete ospedaliera”, Giuseppe Simone che quindi torna dopo pochi mesi ad essere parte attiva al fianco dell’amministrazione comunale. Simone infatti ha ricoperto il ruolo di assessore proprio alla Sanità e alla Viabilità e Protezione civile sino a due mesi fa, rimanendo in carica per appena 6 mesi prima dell’ennesima “crisi” di governo che si è trascinata per lungo tempo e che solo due mesi fa si è risolta con la nomina di una giunta tutta nuova di zecca. Il neo consulente, di professione medico, torna quindi al fianco del primo cittadino dalla finestra dopo essere uscito dalla porta. La sua nomina è avvenuta attraverso una determina firmata dal primo cittadino: “La collaborazione richiesta – sostiene Bonventre – si dovrà limitare alla formulazione di proposte, istanze, che siano la espressione di una diffusa esigenza degli utenti cittadini che richiedono che precise e concrete erogazioni di servizi pubblici siano attuate oppure siano richiesti pareri su argomenti particolari avente rilevanza politico-amministrativa. La collaborazione sarà prestata a titolo volontario e senza compenso alcuno in quanto trattasi di una prestazione liberamente conferita senza fini di lucro ma per solo spirito di servizio”. Un ruolo davvero molto delicato per Simone che dovrà avere a che fare con la spinosissima questione della recente rimodulazione della rete ospedaliera che ha fatto recentemente andare su tutte le furie il sindaco. Oramai pare essere rimasto in piedi soltanto il pronto soccorso che però ha difficoltà operative senza medici specialistici di supporto. Situazione che ha spinto il primo cittadino a meditare l’ipotesi di valutare anche azioni giudiziarie contro gli organi competenti per questo continuo ridimensionamento del presidio che non può nemmeno più contare, di fatto, sull’attivazione d’urgenza dell’oramai quasi soppresso reparto di Ostetricia e Ginecologia. In pratica, secondo quanto sostiene Bonventre, ci sarebbero oggettive difficoltà persino sui parti d’urgenza perché il personale dell’ospedale alcamese da qualche tempo è stato preso in prestito in altri nosocomi in caso di assenza dei medici titolari. Non è attiva neanche una sala operatoria 24 ore su 24 ed in questo senso il sindaco, che ha avuto modo di relazionare il tutto in consiglio comunale, si dice preoccupato essendo anche un addetto ai lavori in quanto la sua professione è quella di medico perché i tempi di intervento immediati sono fondamentali per salvare una vita. Con l’attuale assetto si rischia di morire anche per uno spappolamento della milza, intervento abbastanza di routine di questi tempi. C’è oltre ad una carenza di ginecologici anche di cardiologi. Tutto ciò accade nonostante Alcamo faccia registrare ogni anno qualcosa come 17 mila accessi, come sottolineato nel corso di un’audizione avuta con l’assessorato regionale alla Salute.

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