Alcamo: rete idrica, via agli interventi

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ALCAMO (TP) – Ai nastri di partenza gli interventi di manutenzione straordinaria nella rete idrica. Un investimento di poco inferiore alle 100 mila euro che nelle prime settimane dell’anno prossimo saranno interamente spesi per sistemare le condotte nelle parti più obsolete. Soldi che, onestamente, appaiono davvero pochi per fronteggiare le continue emergenze infrastrutturali. Soprattutto perché si sta andando incontro alla stagione delle piogge e, come accade ogni anno, si verificano frane nella zona soprattutto di contrada Cannizzaro che finiscono per danneggiare la rete e interrompere quindi l’erogazione idrica. Il Comune ha indetto l’appalto le cui istanze si chiuderanno il prossimo 18 dicembre. In realtà questa manovra praticamente mira a garantire interventi di urgenza in caso di collasso della rete o di manomissione e atti vandalici, come successo lo scorso inverno. Infatti si tratta del cosiddetto “contratto aperto”: la ditta che si aggiudicherà l’appalto avrà a disposizione una somma che dovrà utilizzare entro un anno in base alle richieste d’intervento che mano a mano avanzerà il Comune. In questo modo, quando si presenterà l’urgenza di intervento, l’amministrazione non sarà costretta a perdere tempo per espletare appalti ma avrà la ditta in grado di garantire il pronto intervento. Non a caso l’obiettivo dichiarato dall’amministrazione alcamese è quello di mantenere l’efficienza della rete idrica comunale con interventi costanti di manutenzione, in modo tale da assicurare il normale approvvigionamento idrico alla città, ed evitare il rischio di inquinamento e contaminazione delle acque destinate al consumo della cittadinanza. Il progetto è stato redatto dai tecnici comunali del Settore Servizi tecnici e manutentivi: i fondi sono stati recuperati attingendo dal capitolo di bilancio dedicato alla “spesa per finanziamento opere di urbanizzazioni primarie e secondarie interventi di risanamento urbano ed ambientale aree abusive”. Il problema reale resta invece sempre quello per la città: la carenza di una rete di distribuzione vecchia ed obsoleta, oltre che logisticamente inadeguata. Infatti oltre la metà del suo fabbisogno idrico Alcamo lo soddisfa attraverso l’approvvigionamento dalla sorgente di contrada Cannizzaro da dove arrivano all’incirca una cinquantina di litri di acqua al secondo. Si tratta di una sorgente distante e quindi è stato necessario realizzare una rete di appresamento lunga decine di chilometri con la conseguenza quasi fisiologica di rotture che si ripetono ciclicamente. Il Comune sta lavorando da tempo ad un’alternativa, se si considera che altri 10 litri di acqua al secondo provengono dal dissalatore di Trapani, impianto che anch’esso si ferma spesso e volentieri.