Alcamo-Recupero canone ex bar autostazione, Comune prova a far cassa

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L’ex concessionaria del bar dell’autostazione di piazza della Repubblica di Alcamo è indebitata fino al collo. Il Comune allora decide di cambiare strategia per cercare di recuperare il credito che vanta nei suoi confronti per mesi e mesi di locazioni mai liquidate al municipio. Si tratta di un bel malloppo da ben 50 mila euro che se certamente non può rinvigorire le tutt’altro che floride casse comunali comunque può dare anche un minimo ristoro. Proprio per questo motivo l’amministrazione comunale ha deciso di cambiare strategia per recuperare questa cifra: non più, come deciso dal commissario straordinario del Comune Giovanni Arnone, un semplice e ordinario recupero ma un pignoramento presso terzi. Una strategia che è stata suggerita dal legale esterno a cui il Comune ha conferito l’incarico, l’avvocato Fabio Agate, il quale da una verifica sulla consistenza patrimoniale dell’ex concessionaria si è reso conto che c’è davvero poco o nulla di proprietà. Non solo: risultano iscrizioni ipotecarie legali della Serit su tutti i beni della debitrice, quindi terreni e immobili di proprietà. In buona sostanza se il Comune dovesse riuscire ad accaparrarsi un bene dell’ex gestore del bar di piazza della Repubblica in pratica avrebbe sulla testa delle ipoteche. “Una nuova iscrizione ipotecaria sulle quote della debitrice – afferma l’avvocato Agate – andrebbe a collocarsi in secondo grado rispetto alle iscrizioni della Serit, con ovvie conseguenze su un eventuale riparto delle somme ricavate da una procedura esecutiva immobiliare”. In buona sostanza in questo modo il Comune potrebbe scodarsi di potere recuperare anche un solo centesimo perché già è tutto pignorato. Ecco perché si vuole adottare il pignoramento in conto terzi: con questa procedura si può avviare la verifica dell’esistenza di somme di denaro negli istituti bancari di cui è eventualmente titolare la debitrice. Se così fosse prima si potrebbe attivare il precetto e successivamente la notifica dell’atto di pignoramento. La giunta guidata dal sindaco Domenico Surdi ha sposato questo percorso e proprio per questo ha deliberato di autorizzare il legale a procedere come da lui suggerito. Nella speranza soprattutto di cominciare a fare cassa con i tanti crediti che vanta il municipio e che ancora devono essere incassati.