Alcamo, quattro candidati a sindaco e circa 360 per il consiglio. Nelle squadre assessoriali volti noti e novità

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Quattro candidati a sindaco che si sfideranno ad Alcamo per la poltrona più ambita alle amministrative del 10 e 11 ottobre prossimi, circa 360 concorrenti per uno scranno al consiglio comunale, 16 potenziali assessori già designati. Questo il quadro sintetico delle ultime operazioni che hanno portato la politica alcamese a presentarsi dinanzi al segretario generale del Comune per consegnare liste, simboli e apparentamenti. Le ultime novità riguardano la sezione locale del PSI che, abbandonata la coalizione Bosco, andrà a sostenere ufficialmente e pubblicamente il sindaco uscente del Movimento 5 Stelle, Domenico Surdi.

Ma andiamo per ordine. Il primo a presentare la documentazione è stata Fratelli d’Italia, ieri sera alle ore 19. Una sola lista per il consiglio comunale, a supporto del sindaco designato Alessandro Fundarò, composta da 24 candidati tra cui otto donne. E’ rimasta invece nell’alveo delle idee la lista civica ‘Alcamo Cresce’. I quattro assessori designati dai ‘meloniani’ sono Sergio Pirrello (bancario), Caterina Di Stefano (psicologa), Graziano Viola (commercialista) e Francesco Melia (docente liceale).

Stamattina è stata invece la volta della candidata sindaco Giusy Bosco e delle tre liste per il consiglio comunali a lei collegate (PD, Centrali per la Sicilia-Italia Viva e UDC). Settanta potenziali consiglieri comunali che sosterranno la commercialista la cui candidatura era nata all’interno del Forum Civico e degli ambientalisti. Bosco, che cinque anni fa era stata designata assessore in quota ‘Sicilia Futura’, il gruppo di Giacomo Scala, ha designato come assessori Eva Calvaruso (dottore in economia e autrice di articoli su una testata giornalistica locale) in quota PD, lo psicologo Giuseppe Adragna (UDC), il commercialista Giuseppe Stabile per ‘Centrali-IV’ (ex consigliere comunale PD fino al 2016) e Andrea Pipitone, altro commercialista.

Il sindaco uscente Domenico Surdi, oltre ad avere mantenuto il legame con i due deputati in rotta con i 5 Stelle (Corrao e Lombardo) e raggiunto l’intesa con ABC, avversario e oppositore per quasi cinque anni, è stata capace anche di chiudere l’accordo con il PSI, partito rimasto deluso dagli ultimi ‘arrivi’ a sostegno di Bosco. Anche qui una settantina di candidati in corsa per il consiglio comunale. Gli assessori designati sono Caterina Camarda, avvocato, (ABC) potenziale vice-sindaco; Vito Lombardo (M5S), assessore in carica e uno degli uomini di maggiore fiducia del primo cittadino alcamese; Alberto Donato, ex dirigente in pensione di Poste Italiane ed ex componente del nucleo di valutazione al comune di Alcamo ai tempi della prima giunta Scala; Gaspare Benenati, avvocato come il padre Giuseppe. Quest’ultimo già un paio di volte candidato a sindaco e attualmente segretario cittadino del PSI.

Infine la squadra più grossa, ovviamente come numero di liste (otto) e di candidati per il consiglio (190), che sosterrà la corsa per la poltrona di sindaco di Massimo Cassarà, imprenditore agricolo e presidente comunale di Coldiretti. Come già comunicato da tempo il suo vice sarà Tiziana Pugliesi, avvocato e già candidata alle politiche. Gli altri assessori designati Saro Lauria, avvocato e portavoce della coalizione; Maria Grimaudo (Forza Italia) e Maricò Hopps, responsabile provinciale della Lega.

In attesa dei controlli su firme e documentazione da  parte di Ce.Cir (commissione elettorale circondariale) e prefettura, è partita quindi oggi la corsa per aggiudicarsi la poltrona di sindaco e le 24 di consigliere comunale. A differenza che nel resto d’Italia, ad Alcamo e negli altri comuni in cui si vota con il proporzionale è più bassa la soglia per ottenere l’elezione a primo turno e quindi senza bisogno di andare al ballottaggio. Se le urne, al termine dello spoglio di lunedì 11 ottobre, dovessero assegnare a uno dei 4 candidati sindaco una percentuale del 40% più un voto, quello stesso candidato sarà sindaco di Alcamo. In caso contrario i due più votati andranno al ballottaggio in programma dopo due settimane.