Alcamo, prevenzione incendi: stipulata convenzione per la sorveglianza aerea

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E’ stata firmata la convenzione fra il Comune di Alcamo e l’associazione Fly Team per il servizio di sorveglianza area per la prevenzione degli incendi nel territorio di Alcamo. “Questa ulteriore sorveglianza che la Protezione Civile Comunale fin da oggi potrà attivare in relazione alle condizioni meteo – afferma l’assessore alla Protezione civile Fabio Butera – supporta il Piano dei monitoraggi già attivo e svolto dagli uffici e dalle associazioni convenzionate con il Comune. Sarà possibile avere foto e video dall’alto ed ottenere informazioni in tempo reale sia in caso di incendio che di sorveglianza preventiva”. Ad Alcamo in particolare grande attenzione viene rivolta alla vasta area del Monte Bonifato, nel recente passato più volte distrutta da azioni di piromani senza scrupoli che ne hanno devastato buona parte del polmone verde. I volontari effettueranno queste ricognizioni e avranno il compito di segnalare qualsiasi eventuale sospetto in modo da far scattare eventualmente la macchina dei soccorsi in tempi rapidissimi ed evitare disastri ambientali. Ovviamente la Fly Team sarà affiancata da tutti quegli strumenti necessari di tipo “ordinario”: quindi controlli di polizia municipale e forze dell’ordine, mentre dal suo canto il governo cittadino ha già emanato le ordinanze antincendio che prevedono multe salate per i privati che non garantiscono la pulizia e messa in sicurezza dei propri terreni. L’attività dei volontari consisterà in una “ricognizione e sorveglianza aerea, anche con l’acquisizione di documentazione video che garantisca una visione generale dei veicoli che si muovono nelle zone sensibili e, quindi, potere avere anche validi spunti investigativi da fornire all’attenzione dell’autorità giudiziaria nei casi di incidenti di natura dolosa”. Sulla zona di Monte Bonifato negli ultimi anni sono stati diversi gli incendi devastanti. L’ultimo nel 2016 quando a bruciare sono stati all’incirca 5 ettari di terreno di macchia mediterranea e si carbonizzarono una cinquantina di conifere. Ancora più devastanti furono sicuramente gli incendi del 2012 e 2014. In entrambi i casi la zona che andò a fuoco fu in parte la riserva naturale. Agli uffici della Direzione 7 è stato affidato il compito di stipulare gli accordi con le associazioni.