Alcamo, Premio dell’anno kiwaniano. A Violette Impellizzeri prestigioso riconoscimento

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Rita Mancuso, alcamese studentessa del primo anno della facoltà di Medicina dell’università di Palermo, interpreta lo stato d’animo degli studenti, presenti all’istituto “Bagolino” di Alcamo e senza esitazioni si rivolge alla scienziata Violette Impellizzeri, alla quale  manifesta la preoccupazione, legata agli allarmi per i cambiamenti climatici. “Due anni fa la scoperta ha dimostrato – dice Violette- che i buchi neri non sono fantascienza ma realtà. Ora che sappiamo che i buchi neri esistono dobbiamo occuparci di risolvere i problemi nel pianeta terra a partire dal cambiamento climatico”.

E su queto argomento di drammatica attualità si è soffermata Violette Impellizzeri, venuta ad Alcamo dall’Olanda per ritirare il premio dell’anno Kiwaniano conferito a personalità, che l’edizione 2020 e 2021 si è spesa in primissima persona la presidente Silvana Giacone. All’incontro  con gli studenti ha partecipato anche lo Chairman service ed eventi del Kiwanis di Alcamo, Enrico Alagna.“ A Violette Impellizzeri, astronoma di fama internazionale per il suo impegno nello studio dei misteri dell’universo e per la salvaguardia dell’ambiente”. Questa la motivazione, durante la cerimonia alla quale hanno partecipato autorità kiwaniane di tutta la provincia e di Palermo, che hanno avuto parole di elogio verso Silvana Giacone che nonostante “La solitudine dei numeri primi” è riuscita a portare a termine con successo decine di iniziative sociali e culturali. Violette ha parlato di buchi neri ma si è soffermata soprattutto sui cambiamenti climatici. “Non abbiamo nessun altro pianeta dove andare. Continuando di questo passo- dice  Violette Impellizzeri si andrà sempre peggio e  pagarne il prezzo saranno i nostri figli e nipoti, più che noi stessi”.

L’appello di Violette è in sintonia con il rapporto sul clima del Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (Ipcc) delle Nazioni Unite, pubblicato in questi giorni. Violette fa parte del gruppo “Astronomi per il pianeta terra”, costituitosi tre anni fa e che raggruppa oltre 250 scienziati che si sono uniti ad un gruppo con sede in America. “Lavoriamo su più fronti. Il primo informare studenti di tutto il mondo – sottolinea Violette – attraverso video conferenze. Anche noi ci siamo dati delle regole. Ridurre le emissioni di migliaia di radiotelescopi che consumano tantissima energia. Per inquinare meno abbiamo ridotto i viaggi e fare molta attenzione anche nell’uso dei computer. Quando si parla di inquinamento si fa spesso riferimento a plastiche e altro, ma il vero problema è quello di abbattere le emissioni di CO2. Noi nel nostro lavoro stiamo puntando sulle energie rinnovabili, cosa che tutti dobbiamo fare.

Non c’è più un secondo da perdere, lo diciamo da anni perché molti effetti del riscaldamento globale, soprattutto quelli che hanno conseguenze sugli negli oceani e nelle zone polari, sono irreversibili per i prossimi secoli o millenni”. Le stesse considerazioni sono contenute nello studio dell’Esa, Ente spaziale,  di questi giorni soffermandosi anche sull’importanza degli alberi polmoni del pianeta. Durante la cerimonia la socia Giusy Ferrara ha donato un gioiello, ditta Giufè, che ha creato da un pezzo di tela del nome Gratitudine, intarsiato con fili d’argento e cristalli di Swaroski, al cui lavoro collaborano donne vittime di violenza che fanno capo all’associazione Palma Vitae. Applaudito il concerto al pianoforte di Alessandro Piccichè, otto anni,  che nonostante la giovane età ha vinto numerosi premi ed è appena stato ammesso al Conservatorio di musica di Palermo, risultando primo fra i sessanta candidati. Ma il pianeta terra è stato al centro dei suoi interventi. “Il pianeta subirà un aumento di eventi meteorologici catastrofici – dice Violette Impellizzeri -con altissime temperature, incendi, siccità che costringerà molti popoli alle migrazioni, nubifragi e inondazioni. In Italia in pochi anni si è passati da 30-40 bombe d’acqua a 400. O si agisce ora o non avremo più tempo.

Occorre già da oggi iniziare a dimezzare le emissioni di gas serra”. Violette Impellizzeri, alcamese, 43 anni, sposata con lo scienziato francese Eric Villardi, presente ieri sera alla cerimonia, due figli, è una delle astrofisiche più famose nel mondo.  Ha lasciato Alcamo a 14 anni. Ha studiato in Germania, dove si era trasferito il papà Filippo, insegnante. Laurea in PhD a Bonn e post dottorato in Virginia. E’ stata definita “La donna delle stelle” per avere scoperto l’acqua più antica dell’universo. Ha lavorato per 10 anni in Cile dove si trova la più grande struttura formata da 66 radiotelescopi che scrutano e studiano l’universo.  Ha partecipato assieme a 200 scienziati di tutto il mondo al progetto che ha permesso di fotografare per la prima volta un buco nero. Ha nel suo curriculum decine di pubblicazioni e riconoscimenti tra i quali quello del governo cileno, che in una cerimonia al Senato della capitale Santiago del Cile, le ha conferito un importante riconoscimento. Da alcuni mesi si è trasferita in Olanda dove è a capo di un gruppo che studia l’universo. Il suo nuovo centro operativo è nella città olandese di Leida presso l’università di Leiden, il più antico ateneo dei Paesi Bassi.