Imbrattata la monumentale scultura dell’artista alcamese Turi Simeti: un ovale alto 2 metri e 78 centimetri donato al Comune di Alcamo che è stato inaugurato il 16 novembre del 2019. L’opera si trova in piazza Bagolino ed è stata imbrattata la parte retrostante dell’opera, dove quasi ogni pomeriggio e sera stazionano ragazzini in vena di stupidi esibizionismi. Poi la sera grande bevute di alcolici in prossimità di tale opera. Ennesimo episodio di vandalismo in una città quella di Alcamo dove mancano controlli da parte delle forze dell’ordine a tutti i livelli. A garantirli dovrebbe essere la polizia municipale, che va riorganizzata e i cui agenti debbono vigilare sulla città. La vandalizzazione dell’opera di Simeti si inserisce in un contesto sociale dove i vandali possono fare ciò che vogliono. Godono dell’immunità.
L’opera: Marmo perlato su panorama. “La grande opera in marmo perlato – disse Simeti- eccellenza tipica del luogo viene posta in un sito a forte significazione simbolica, ai confini tra l’urbano e l’extraurbano, tra il dentro e il fuori. L’opera si pone quindi come soglia, elemento di osmosi capace di enfatizzare il contatto, l’apertura e il paesaggio”. L’opera poggia su un pavimento in lastre di perlato di sei centimetri su una pavimentazione in travertino già esistente. La scultura è alta due metri e 78 centimetri ed è stata inserita nell’ultimo catalogo di Turi Simenti, che ha compiuto 90 anni due anni fa il 5 agosto, festeggiando il compleanno nella sua casa di Alcamo Marina dove veniva spesso. Turi Simeti è un artista di fama internazionale. Turi Simeti ha donato alcune opere al Comune di Alcamo e si trovano i n una stanza del museo del Collegio dei gesuiti. E due anni fa Turi Simeti ricevette dall’allora presidente Silvana Giacone, il 4 agosto 2020 alla vigilia dl suo 90esimo compleanno, il premio dell’anno Kiwaniano. Ultimo riconoscimento per il grande artista morto di covid il, 16 marzo 2021, a Milano. Sarebbe stato opportuna da parte del Comune di Alcamo ad un anno della morte ricordare con una cerimonia Turi Simeti. Intanto stamane il Comune ha provveduto a togliere e pulire la frase volgare scritta sull’opera