Soltanto manutenzioni, appena 600 mila euro disponibili in cassa. Il piano annuale delle opere pubbliche, approvato in consiglio comunale, è quanto mai rappresentativo dello stato del Comune di Alcamo. Con le casse all’asciutto, niente investimenti. E così sarà almeno per tutto il prossimo anno. Di effettivamente cantierabile ci sono soltanto le manutenzioni: previsti interventi alla rete idrica, fognaria, verde pubblico e illuminazione. Per il resto non c’è più il becco di un quattrino. Ieri sera il civico consesso ha dato il suo ok a maggioranza alla manovra, prendendo atto ancora una volta della situazione critica dell’ente. Eppure non sono mancate le critiche e gli strali lanciati dai consiglieri nei confronti degli uffici per la carente programmazione. C’è chi ha sostenuto che in realtà ci sarebbero delle somme residue di spese mai effettuate negli anni passati ma che per mancanza di progettazioni restano dimenticate in qualche cassetto ed è stato botta e risposta serrato con i dirigenti.
Per il resto il piano triennale è il solito libro dei sogni con un quadro complessivo delle risorse disponibili per il triennio, ma solo sulla carta, di circa 200 milioni di euro. Figurano una novantina di opere, prive del relativo finanziamento come il completamento e rifacimento degli impianti depurativi e della rete fognante relativi al III lotto per un totale di 23 milioni di euro, altri 10 milioni di euro per le opere urbanizzazione primarie Pip di contrada Fegotto, e non potevano mancare nemmeno i 21 milioni di euro per quello che resta ancora oggi un vero e proprio sogno, cioè la realizzazione del sistema fognario di Alcamo Marina e il potenziamento dell’impianto di depurazione. E c’è poi il completamento dell’urbanizzazione primaria di Sant’Anna per quasi 11 milioni di euro. Situazione evidenziata da diversi consiglieri che hanno lamentato la mancanza di concretezza di questo piano.
Il solo consigliere Ignazio Caldarella è andato in soccorso della macchina burocratica, sostenendo che di investimenti non se ne potranno vedere senza l’approvazione del bilancio.
Alla fine 16 i voti favorevoli, 6 astenuti ed un solo contrario e il piano triennale è passato. Un atto propedeutico, a cui è stata data immediata esecutività, per l’imminente approvazione del bilancio. Durante la seduta si è insediato il neoconsigliere Franco Gabellone che ha giurato e preso il posto del dimissionario Gaetano Intravaia di Area Democratica.