Alcamo: Piano sanità, ospedale penalizzato

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Il nuovo piano della rete ospedaliera della provincia di Trapani evidenzia molte carenze: fari puntati soprattutto su Alcamo dove la nuova impostazione non rende efficiente la struttura. Parole del gruppo parlamentare all’Ars del Movimento 5 Stelle che preannuncia battaglia rispetto al provvedimento emanato dalla giunta regionale in questi giorni. In particolare a prendere posizione è la deputata Valentina Palmeri che evidenzia come ci sono una serie di carenze collegate al “San Vito e Santo Spirito” che non sono mai state affrontate e superate. Ad esempio, una su tutte, il reparto di lungodegenza e riabilitazione che è contemplato nel piano sanitario ma che non è mai stato attuato. “Ad Alcamo è un disastro, – denuncia la Palmeri – negli anni sono stati trasferiti in altri ospedali tanti medici, infermieri, macchinari e reparti”. Nel tempo sono stati chiusi i reparti di ostetricia-ginecologia, pediatria, ortopedia, la cardiologia è stata ridimensionata e oltretutto quest’ultima sarà accorpata, come da piano, a medicina, con la perdita dell’organizzazione a struttura semplice. “Fra l’altro, l’eliminazione dei reparti non è stata controbilanciata neanche da adeguati servizi ambulatoriali, – aggiunge la parlamentare -, cosa che obbliga i cittadini a recarsi puntualmente fuori anche solo per una semplice visita. Pronto soccorso iperaffollato e malfunzionante. Questo è gravissimo e non è tollerabile in un Paese civile”. I grillini chiedono specificatamente per il presidio sanitario alcamese delle soluzioni urgenti anche parallele a quelle che potranno essere fatte attraverso il nuovo piano, in quanto si parla di una struttura che copre in maniera del tutto insufficiente un bacino di utenza intercomunale di oltre 80 mila persone e di circa 100 mila almeno in estate. Sono tutt’ora in corso i lavori della VI Commissione Sanità all’Ars dove si sta proprio parlando del nuovo piano sanitario e dove si potranno presentare osservazioni e proporre rimodulazioni. Secondo quanto stabilito entro il 2016 gli ospedali siciliani dovranno cambiare volto, rifacendosi ai nuovi parametri ministeriali: scenderanno le unità complesse, verranno accorpati reparti e ospedali, molti posti letto dedicati agli “acuti” verranno rimodulati in posti letto per «lungodegenti». La nascita degli «Ospedali riuniti» saranno la conseguenza di questi nuovi  parametri». “In commissione – aggiunge la Palmeri – ho presentato le mie prime osservazioni alla bozza di piano per gli ospedali dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani”. Ad essere stato evidenziato che nel trapanese persistono ancora reparti “doppioni” negli ospedali di Castelvetrano e Marsala, appartenenti all’ospedale di Mazara del Vallo al momento chiuso. Da premettere che la provincia di Trapani, insieme a quella di Agrigento, è la più penalizzata rispetto ad altre per il numero di posti letto proporzionalmente al numero di abitanti: mentre altrove il  numero di posti letto è anche 3,7 per mille abitanti, se non di più, a Trapani è circa 2,6 per mille abitanti.