Alcamo-Pd contro 5 Stelle, maxi manifesto ad alta tensione

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Si inasprisce il confronto politico ad Alcamo e da questa mattina la lotta diventa anche a “caratteri cubitali”. Il Partito Democratico Attacca frontalmente il Movimento 5 Stelle e lo fa anche in maniera clamorosa con un maxi manifesto che da questa mattina campeggia nell’apposito spazio pubblicitario di via Pia Opera Pastore. La mano appare anche abbastanza scontata: si elencano una serie di questioni già affrontate in questo primo scorcio di legislatura e alla fine a carattere cubitali viene scritto: “Nenti ci fa”. Un motto che è stato coniato ironicamente dal capogruppo del Pd in consiglio comunale, Giacomo Sucameli, che spesso proprio con questa frase finiva i suoi post su facebook polemici all’indirizzo del governo cittadino guidato dal sindaco pentastellato Domenico Surdi. Sucameli d’altronde lo aveva già annunciato qualche mese fa che avrebbe dato vita a questo tipo di iniziativa per contestare davanti alla cittadinanza le “manchevolezze”, a suo dire, dell’amministrazione e della sua maggioranza. Nel manifesto vengono riportate una serie di mozioni tutte bocciate dalla maggioranza: dalla valorizzazione delle Fornaci romane all’intitolazione di una via al senatore Ludovico Corrao, passando anche per l’associazione strade del vino Alcamo doc da cui il Comune quest’anno è fuoriuscito dopo una lunga collaborazione. A figurare anche le problematiche dei pozzi privati, la cui concessione non è stata rinnovata dopo un iniziale tira e molla. Tutte tematiche di importanza prioritaria per i Democratici colpevolmente snobbate da Movimento 5 Stelle, i cui voti contrari dietro gli scranni sono stati pesanti come macigni. Diplomatica la replica del sindaco Domenico Surdi: “Il loro ruolo è quello di fare opposizione, lo ricoprono a loro modo – sottolinea – a mio avviso però strumentalmente. Ritengo comunque che i cittadini abbiano gli strumenti per potere dare dei giudizi sull’operato di questa amministrazione e dell’opposizione in consiglio comunale. Un’iniziativa politica clamorosa? Direi proprio di no – aggiunge Surdi -, a me sembra solo un’iniziativa a carattere pubblicitario e nulla di più”. Altra questione sollevata nel manifestato la mozione sul reddito di cittadinanza proposta dal Pd in consiglio, in modo provocatorio, e bocciata dalla stessa maggioranza grillina, con strascichi polemici pesanti in consiglio e anche al di fuori. In quel caso il Pd aveva proposto di utilizzare i tagli ai costi della politica per potere garantire il finanziamento di questa misura: “Non ci ferisce assolutamente questo slogan – replica ancora Surdi – perchè è chiaro che è fatto tutto strumentalmente. E’ una polemica fine a sé stessa, noi il reddito di cittadinanza la consideriamo una misura applicabile a livello nazionale con iniziative comunali a livello sperimentale”.