Alcamo: Pd cerca una guida, la Grimaudo si tira fuori

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ALCAMO – Segreteria del Partito Democratico ad Alcamo ancora alla ricerca di un successore alla sua guida e le prospettive non appaiono di immediata risoluzione. In questi gironi era circolato un possibile nome, quello di Selene Grimaudo, attualmente assessore alla Cultura e alla Pubblica istruzione al Comune, ma dalla diretta interessata oggi arriva la secca smentita: “Ho sentito che da più parti si fa il mio nome – sottolinea – ma non ho nessuna intenzione di farlo. Rimango in modo convinto a fare l’assessore finché si sceglierà il mio apporto all’amministrazione”. Dunque un netto rifiuto e quindi, a meno di ripensamenti, dalla segreteria provinciale e dai rappresentanti locali si dovrà lavorare in un’altra direzione. Il Pd di Alcamo è senza un segretario oramai dall’aprile scorso, da quando cioè si è dimesso dall’incarico a pochi mesi dall’investitura Peppe Canzoneri, in passato consigliere e assessore al Comune oltre che esponente di spicco della Cgil trapanese. In realtà il suo mandato-lampo era già iniziato tutto in salita con molte correnti dei democratici che non hanno mai accettato la nomina in quanto considerato in continuità con la vecchia dirigenza, quella cioè dei vari Giacomo Scala e Nino Papania fortemente contestata anche per le vicissitudini giudiziarie dei due. Una cosa è certa: chiunque sarà il successore di Canzoneri non avrà per nulla vita facile. Si devono anzitutto rimettere insieme i cocci di un partito dilaniato dalle polemiche e anche dai cicloni della giustizia che hanno in particolare colpito l’ex senatore Papania, oggi rimasto ai margini del partito e con alle spalle diverse indagini sul suo conto riguardo a presunti voti di scambio alle amministrative del 2012 e ad assunzioni poco trasparenti all’interno dell’Aimeri ambiente, la società che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti ad Alcamo. per lungo tempo si era parlato di piazzare a capo del Pd alcamese Gianluca Abbinanti, ex assessore al Comune e caratterialmente mite e propenso al dialogo, ma anche lui è visto come uomo vicinissimo alle posizioni di Papania. Una cosa è certa: in questo lasso di tempo i Democratici, che ad Alcamo si erano costruiti un vero e proprio feudo, oggi sono rimasti una sparuta e sgangherata schiera di fedelissimi, per di più frazionati in tante piccole anime. Ne è dimostrazione anche il “fuggi fuggi” dal gruppo consiliare: in 7 erano stati eletti nel 2012 ma sono rimasti appena in 4 e per di più alcuni di loro sono apertamente critici anche nei confronti del sindaco Sebastiano Bonventre, espressione del Pd a suo tempo. Canzoneri quando lasciò la segreteria parlò apertamente di “individualismi e logiche correntizie”, puntando il dito contro l’atteggiamento di una “minoranza critica nel partito, da vent’anni al governo in città e che sta governando a livello nazionale, ma che cerca in modo spasmodico posizionamenti istituzionali e politici, scaricando le negatività prodotte dagli stessi sul segretario cittadino”.