Alcamo-Pasqua, chiese aperte per il rito della Resurrezione

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La processione del Cristo morto e dell’Addolorata, nel segno della tradizione, ha caratterizzato la giornata del Venerdì Santo, con uscita dalla chiesa di Sant’Oliva. Riti religiosi molto partecipati ad Alcamo mentre “il sabato santo, prima della  riforma liturgica, che ha trasferito alla mezzanotte la messa di Resurrezione- scrive lo storico Roberto Calia nel volume secondo di –usanze e costumanze- era giorno di tripudio e già sin dal primo mattino si notava in paese aria di festa. Un tempo garzoni di pasticcerie portavano a domicilio agnelli pasquali di pasta reale, cassate o enormi uova di cioccolato su commissione dei fidanzati e parenti. L’arciprete della Chiesa Madre, indossati i paramenti sacri, alle 11 dava inizio alla solenne  funzione liturgica. A mezzogiorno la Resurrezione con la caratteristica macchina settecentesca che proietta il Cristo verso l’alto e scampanio di sacri bronzi”. Oggi la messa si celebra nella notte del sabato e le chiese sono piene di fedeli. Il giorno di Pasquetta scrive sempre Roberto Calia: “fino a pochi anni fa molte famiglie si recavano di buon mattino in campagna con parenti e amici. Il loro viaggio era allegrato da lunghe stornellate, da canti popolari e da battute spiritose. Arrivati in campagna si accendeva il fuoco per arrostire la carne di castrato o di pecora, irrorate col pesto e tantissimi carciofi. Oggi si raggiugono campagne e luoghi di villeggiatura in pochi minuti e in auto e resiste la tradizione delle abbondanti libagioni per una festa con famigliari, parenti e amici. E domenica 11 aprile anche tantissimi alcamesi partecipano alla festa della Madonna del Ponte.