Crisi del commercio nel centro storico e nodo pedemontana. Due tra gli argomenti più “caldi” approdano domani, mercoledì 10 maggio, in consiglio comunale ad Alcamo fissato con inizio della seduta alle ore 18. Sulla base dell’ordine del giorno il primo argomento discusso sarà la “monetizzazione” dei parcheggi pertinenziali delle attività commerciali. Ad Alcamo ad oggi in materia non è applicabile una legge del 1999, quindi parliamo di quasi 20 anni fa, semplicemente perchè la politica nel tempo non ha mai approvato in tal senso un semplicissimo regolamento, quello sulla “monetizzazione” dei parcheggi. In pratica la norma regionale in questione dà la possibilità alle attività commerciali, in deroga, di poter aprire i battenti anche in aree che non sono dotate di parcheggi di pertinenza, vale a dire di proprietà dell’esercizio commerciale stesso. Basta pagare al Comune una tantum per potere aprire un negozio ex novo. Uno dei problemi dei mancati investimenti nel centro storico alcamese è probabilmente legato, oltre che alla generale crisi economica, anche a questo problema. Domani in consiglio approda in pratica la modifica del regolamento comunale edilizio, varato dalla III Commissione e dall’ufficio Pianificazione Urbanistica del Comune, in cui si potrà calare la legge regionale e poter dare così la possibilità anche in questa città ad un commerciante che vuol investire nel centro storico di poter aprire un’attività. Il regolamento inserisce l’obbligo all’esercente di pagare 120 euro per ogni metro quadro di parcheggio non realizzato per l’assenza di spazi. In tal senso sono già stabiliti i parametri: un’attività alimentare deve garantire un metro quadro di parcheggio per ogni metro quadro del locale di vendita, quelle non alimentari invece mezzo metro quadro per ogni metro quadro di superficie. “La crisi non è mai figlia di un solo motivo – evidenzia il componente della III commissione consiliare, Gino Pitò -. Sicuramente l’assenza di spazi a parcheggio è uno dei motivi che rende impossibile ad Alcamo l’apertura di attività commerciali in centro storico. Ritengo assurdo che ad Alcamo in quasi 20 anni nessuno si sia adoperato per rendere attuabile questa legge regionale”. “Ringrazio la III commissione – aggiunge il dirigente ad interim dell’Urbanistica, Vito Bonanno – per avere dato vita a questo studio così qualificato e che al nostro ufficio ha dato la possibilità di affrontare in poche settimane un’istruttoria così complessa. E’ stata così completata una proposta iniziale estendendola anche agli esercizi più piccoli. Una volta approvato il testo si potrà davvero rilanciare il tessuto economico-commerciale del centro storico”. Sempre partorito della III commissione è l’atto di indirizzo sulle prescrizioni esecutive di Alcamo sud, conosciuta come “pedemontana”. In pratica domani il consiglio sarà chiamato a votare un atto di indirizzo da sottoporre all’amministrazione comunale per far proprie tutte le indicazioni tecniche in modo da potere almeno in buona parte sbloccare le concessioni edilizie di questa fascia di territorio rimasta intrappolata dalla burocrazia perchè dal 2013 sono sorti problemi interpretativi sul piano regolatore. In pratica al governo cittadino verranno fornite delle linee-guida per l’interpretazione delle norme che consentirà di definire un quadro normativo chiaro all’ufficio Tecnico che così, se non in tutti i casi comunque nella maggior parte potrà emettere un proprio parere e quindi sbloccare le concessioni edilizie.