Alcamo: ospedale sparisce dal Piano Sanità

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ALCAMO – Dell’ospedale di Alcamo non c’è nemmeno traccia nel recente piano di riordino della rete ospedaliera varato dall’assessorato regionale alla Sanità. Non si menziona quasi come se non esistesse più questo presidio, un tempo polo importantissimo di riferimento per oltre 100 mila abitanti, ma da qualche anno ridotto a poco più che un pronto soccorso, considerati i fortissimi tagli avuti, in primis quello dal reparto di Pediatria e Ostetricia. Situazione subito raccolta dalla politica locale che ha raccolto come un campanello d’allarme questa assenza dal piano di riordino. Questione sollevata in consiglio comunale e su cui il sindaco si era già interessato con tanto di vertice alla Regione avuto con i vertici dell’assessorato alla Sanità.

Sull’auspicata riapertura della Pediatria non ci sono buone notizie. Ad Alcamo la struttura è stata chiusa per via del mancato raggiungimento del numero di nati in reparto: erano 470 due anni fa mentre il limite minimo era di 500. Limite che, secondo notizie assunte dal sindaco, si sta pensando di innalzare addirittura a mille. Per cui in quest’ottica la cittadina alcamese appare scontato che non riavrà più la Pediatria. Ci si aggrappa ancora al progetto per la nuova costruzione dell’ospedale che dovrebbe sorgere in contrada San Gaetano. Ma anche qui non sembrano esserci novità all’orizzonte. Il progetto è in fondo all’elenco di opere da finanziare dalla Regione, quindi ancora non cantierabile. Non c’è nemmeno l’impegno di spesa che la Regione dovrebbe effettuare, circa 21 dei 40 milioni di euro complessivi necessari. Gli altri soldi dovrebbe essere reperiti attraverso per la vendita della struttura dell’ospedale vecchio (6 milioni), l’investimento di privati (4 milioni) e la vendita di immobili comunali (9 milioni). Nonostante il nuovo nosocomio appaia ancora oggi un libro dei sogni il primo cittadino si dice fiducioso: