Alcamo-Omicidio Coraci, indagini concluse

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La Procura della Repubblica di Trapani ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini, che precede quasi sempre il rinvio a giudizio, per i due braccianti agricoli che la notte dello scorso 11 novembre ferirono mortalmente a fucilate l’alcamese Enrico Coraci (nella foto), deceduto due giorni dopo la Civico di Palermo, per le gravi ferite riportate. Venne colpito quasi a bruciapelo al petto.  I due presunti autori di un delitto, che scosse l’opinione pubblica, sono i fratelli Francesco e Vincenzo Gatto di 29 e 22 anni. Alla base del delitto ci sarebbero stati contrasti nell’ambiente degli spacciatori di droga. L’omicidio venne preceduto da una violenta discussione davanti ad una panineria della via tenente Francesco Paolo Lucchese. Importanti ai fini investigativi dei carabinieri di Alcamo, testimonianze degli avventori della panineria e filmati della video sorveglianza di piazza della Repubblica, che hanno consentito di dare un nome e un volto ai presunti assassini. La famiglia Coraci, assistita dagli avvocati Antonino Vallone, Bruno Vivona e Sebastiano Dara, si costituirà  parte civile. Dopo la discussione e la lite davanti alla panineria i tre si sarebbero rivisti poche ore dopo in via Ruisi in prossimità dell’abitazione dei fratelli Gatto, che avrebbero centrato con un fucile caricato a pallettoni Enrico Coraci. Durante le indagini dei carabinieri, dirette dal capitano Savino Capodivento, il fucile e alcune cartucce vennero trovate nascoste in un cespuglio accanto all’abitazione dei Gatto. Francesco e Vincenzo Gatto sono accusati di omicidio aggravato e porto abusivo di arma. Sono anche implicati in un’indagine parallela sempre per problemi di droga che vedono coinvolti il padre e una sorella.