Alcamo-Omicidio Coraci, il processo riprende in appello

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Francesco e Vincenzo Gatto

Riprende domani mattina davanti ai giudici della Corte d‘assise d’appello di Palermo il processo nei confronti dei fratelli Francesco e Vincenzo Gatto condannati all’ergastolo per l’omicidio di Enrico Coraci, avvenuto il 21 novembre di due anni fa. Già un mese fa con la  relazione, durata oltre due ore, il presidente della Corte d’assise d’appello di Palermo, ha illustrato le varie fasi che portarono al delitto e le motivazioni della sentenza di primo grado. Il presidente Angelo Pellino nella sua relazione si era soffermato sulla sentenza di primo grado e sui motivi che hanno indotto i difensori dei fratelli Gatto a presentare appello. Tra i motivi d’appello, presentati dagli avvocati Carmelo Carrara e Michele Magaddino, la riapertura dell’istruttoria per risentire un testimone, che i difensori ritengono fondamentale per i loro due assistiti. Il presidente della Corte d‘assise si era riservata la decisione e domani dovrebbe conoscersi se ha accolto o meno la richiesta dei difensori dei Gatto.  Enrico Coraci,  34enne di Alcamo fu ucciso con un colpo di fucile sparato a bruciapelo in via Ruisi, nel quartiere popolare “Villaggio Regionale” di Alcamo. I  familiari di Coraci – i genitori e le due sorelle –  si sono costituiti parte civile. In primo grado il processo si è svolto a Trapani con il rito abbreviato. La famiglia Coraci è assistita dagli avvocati Antonino Vallone, Sebastiano Dara e Bruno Vivona.