Quasi un milione di euro in più rispetto al bando andato deserto un anno fa che prevedeva un importo annuo di 5,8 milioni di euro. Prende corpo il nuovo Piano rifiuti del Comune di Alcamo approvato ieri sera in consiglio comunale dalla sola maggioranza del Movimento 5 Stelle che però continua a non convincere. Ad essere varato il progetto “Aro”, il nuovo sistema di raccolta che prenderà il posto degli attuali Ato oramai in liquidazione.
Un Comune di Alcamo arrivato enormemente in ritardo sotto questo aspetto, uno degli ultimi in Sicilia, dopo un primo piano partorito lo scorso anno perché concepito in modo non appetibile per le imprese del settore dello smaltimento dei rifiuti: tanto che il bando di gara andò deserto perché i fondi erano troppo pochi rispetto al capitolato imposto. Tutto rivisto, con un bel mucchio di fondi in più, ma questo non basta per far rientrare i mugugni.
Secondo il nuovo piano la ditta che andrà ad aggiudicarsi l’appalto dovrà garantire, oltre alla raccolta e smaltimento della spazzatura, anche servizi aggiuntivi come: la pulizia della spiaggia già a partire dall’1 aprile, così come nei periodi festivi; implemento della raccolta e smaltimento degli sfalci di potatura; pulizia delle caditoie; ed ancora manutenzioni delle aree a verde pubbliche e del Ccr. Il nodo fondamentale resta sempre quello, cioè la garanzia della qualità del servizio e quella degli attuali livelli occupazionali. Questo resta sempre il grande punto interrogativo e ne è convinta l’intera opposizione che torna a ribadire, conti alla mano, che non si potranno garantire tutti e 110 gli attuali operai in servizio in città.
L’amministrazione comunale, supportata dalla dirigente della Direzione Ambiente Anna Parrino, ha ribadito che con l’attuale Piano studiato la forza lavoro sarebbe garantita così come la qualità dei servizi.
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