Alcamo-Mostra antologica di Pietro Spica, sabato l’inaugurazione

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S’inaugura sabato pomeriggio alle ore 18.00, presso la sala Rubino del centro congressi Marconi di Alcamo, la mostra antologica intitolata all’alcamese pittore, scultore, caricaturista, autore di aforismi Pietro Spica (1926/1991). Nel venticinquesimo anno dalla scomparsa dell’eclettico artista, la mostra è stata curata e pensata dal giornalista Ernesto Di Lorenzo. L’apertura prevista ogni giorno fino a giovedì 22 dicembre dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30. Pietro Spica possedeva una vena creativa complessa; la sua pittura, dal segno deciso ed inconfondibile, libera da formule convenzionali e da condizionamenti di mercato, ruota intorno alla figura umana insieme alle vedute paesaggistiche capaci di trasmettere uno stato d’animo, come i memorabili notturni, senza dimenticare le trasfigurazioni allegoriche che superano i limiti espressivi del realismo, ma non tradiscono il rapporto di immediata comunicazione del pittore col suo pubblico. L’amore del Bello, la pietas umana, il senso di irrinunciabile libertà hanno alimentato la sua vena creativa, lontana da condizionamenti ideologici, infatti Spica visse il suo tempo con passione civile, esercitando la sua vis polemica, manifestando la sua insofferenza alle ingiustizie, esprimendo il suo spiccato senso della polis, correndo da indipendente. Sui diversi giornali locali inventava, poi, rubriche a ruota libera. Spicolature, Spic-spatolando, Spicazioni, Le ultime di Spica sono i titoli degli angoli di satira politica e di costume da lui firmati, con arguto umorismo, con occhio ironico e mano sicura cui tratteggiava figure e figuri. In sintesi, quarant’anni di attività, centoventi “personali”, cinquantaquattro “collettive”, dai primi anni Cinquanta in poi. Nel ’57 la prima mostra itinerante degli Artisti siciliani portò il pittore alcamese alla ribalta nazionale attraverso una serie di tappe in tutta Italia: Como, Viareggio, Cagliari, Roma, Napoli, Palermo. E molti furono gli appuntamenti espositivi a cui Spica si presentava ogni anno, per esempio ad Erice o all’Accademia Tiberina di Roma, oltre che ad Alcamo. Tra le altre città che ospitarono le sue “personali”, Taormina, Agrigento, Trapani, Marsala, Salsomaggiore Terme, La Spezia, Milano. Mostre che trovarono eco su quotidiani come Paese Sera, Il Messaggero, Il Tempo, Il Giornale d’Italia.