Alcamo, Modi dice che il Comune ci mette sopra il cappello e il Comune si toglie i sassolini dalle scarpe

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Risposta piccata e articolata degli assessori di Alcamo, Selene Grimaudo e Salvatore Cusumano, all’associazione Modi che avevano criticato i due e l’amministrazione togliendosi dalla manifestazione Alcamo in Corso accusandoli di voler mettere “il cappello” sulla manifestazione e di decidere così di annullare la mostra del 18 maggio.  Ecco il testo della risposta degli aministratori:

L’assessore Grimaudo e il vicesindaco Cusumano,  tengono a precisare che la manifestazione in questione sta avendo le adesioni di molte associazioni, che con spirito di gratuità e volontà di offrire un contributo di idee e azioni alla comunità, stanno collaborando fattivamente alla buona riuscita dell’iniziativa e che il dissenso di un solo movimento, tra i tanti partecipanti, non sminuisce il valore di quanto si realizza in favore di Alcamo e dei suoi cittadini.

L’affermazione fatta da parte di MODi di voler mettere “il cappello” dell’Amministrazione su iniziative organizzate in modo autonomo dalle associazioni si pone come atteggiamento sterilmente critico, che non si inserisce nell’ottica della condivisione, vedendo come nemici gli amministratori che rappresentano l’Istituzione e l’Ente locale Comune.

“Questa opinione, che il Comune sia un nemico da combattere – affermano gli assessore Grimaudo e Cusumano- portata avanti da sparute individualità spesso su base virtuale e all’interno dei social come Facebook non trova, poi, riscontro nell’opinione reale di persone che giornalmente si avvicinano all’amministrazione comunale per offrire contributi costruttivi di idee per la città”.

 

L’assessore Grimaudo ribadisce che “Le stesse associazioni, che sono il tessuto più importante della nostra società, e vanno valorizzate nella loro opera e azioni, con il raccordo del Preside dell’Ist.V. Fazio Allmayer, si sono avvicinate spontaneamente all’amministrazione per fare condividere il progetto di “rivitalizzare” con il loro contributo il Corso “stretto”, progetto che con molta chiarezza è stato accolto ed adattato dall’assessorato alle Politiche giovanili e P.I. di cui io stessa ho le deleghe, anche nell’ottica di dare la possibilità ai giovani di fruire di attività positive, e che l’Amministrazione volendo offrire a tutti le stesse opportunità, ha aperto la partecipazione accolta con consenso ed entusiasmo, alle associazioni presenti sul territorio sia censite presso il Comune che non. Tale progetto è stato realizzato dietro specifica richiesta, fatta a monte, delle stesse associazioni che hanno chiesto che fosse il Comune di Alcamo a farsene carico e ogni manifestazione che parte da un’idea,  per la sua attuazione passa attraverso un’organizzazione fattiva e attinente alla necessità di coordinare tutte le  esigenze che si presentano, in questo caso tale organizzazione è stata presa in carico dal Comune di Alcamo.”

 

Allo stesso tempo, sembra che MODi al suo interno non abbia un’unica linea di pensiero, mostrando la volontà della maggior parte di essere presenti all’evento, in quanto è stato affermato che la sezione di Arte del movimento desidera partecipare, avendo interpretato la giusta volontà dell’Amministrazione, ovvero quella di lavorare per il bene di Alcamo. L’Amministrazione, non avendo l’intenzione di costringere nessuno a dare il proprio contributo alla crescita culturale e sociale di Alcamo, lascia libera la sezione di Arte del movimento di decidere sulla partecipazione di domani, ribadendo che i singoli che desiderano esporre e che si dissociano dal pensiero di MODi non solo sono i benvenuti, ma i protagonisti della crescita della nostra Città anche con l’impegno ad una piccola manifestazione come “Attività…in Corso”.

 

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