Alcamo Marina invasa dai rifiuti. Bisognerà attendere il primo luglio e l’arrivo della ditta Tekra

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Cumuli di spazzatura e rifiuti di ogni tipo, senza soluzione di continuità, lungo i quasi 5 chilometri della statale 187, dalla zona Aleccia e fino alla stazione ferroviaria di Castellammare del Golfo. La frazione balneare di Alcamo Marina, che viene ripopolata dagli alcamesi, ogni anno, dalla metà del mese di giugno e fino a settembre, pullula di rifiuti. Ai bordi della carreggiata si trovano via via materassi, sedie, condizionatori, lampadari, cumuli di sacchi contenenti di tutto. Un vero e proprio scempio agli occhi di chi si trova a passare dalla strada principale di Alcamo Marina. I rifiuti, purtroppo, si trovano anche in alcuni tratti della spiaggia. Fra la spazzatura dominante, comunque, rami secchi, foglie e tronchi. Insomma i cosiddetti sfalci di potatura che ogni anno, di questi tempi, vengono prodotti dagli alcamesi che vanno a riaprire le case di villeggiatura e che ripuliscono siepi e giardini.

Una situazione insostenibile ma che purtroppo rimarrà tale e quale almeno fino al primo di luglio. Soltanto quel giorno infatti partirà l’appalto per la nuova ditta, la Tekra, che subentrerà all’Energetikambiente. Ma come mai si è arrivati a questo scempio? Sarebbe bastata una programmazione diversa. Ogni anno, infatti, alle ditte che si occupano della raccolta dei rifiuti, il comune di Alcamo assegna un’integrazione per la pulizia straordinaria di Alcamo Marina in occasione del trasferimento degli alcamesi. Ma siccome l’Energetikambiente è al termine del contratto, tale provvedimento non è stato adottato. Bisognerà quindi attendere il subentro della Tekra che avvierà la pulizia della frazione balneare alcamese soltanto dal primo luglio. Intanto si procede soltanto al ritiro, e non sempre, della spazzatura prodotta dai residenti.

Con questi altri 10 giorni mancanti, i cumuli di immondizia rischiano di arrivare al primo piano delle case. Intanto per l’immissione della Tekra al posto di Energetikambiente bisognerà anche superare problemi con il personale e con i sindacati. L’azienda campana, infatti, sostiene di potere effettuare il servizio con 83 dipendenti, 67 di ruolo e 16 stagionali. La ditta uscente, l’ex Aimeri, impiega invece attualmente 111 unità lavorative. Fatti due conti 28 persone rischiano di rimanere senza lavoro. Si susseguono per questo incontri fra Comune di Alcamo, sindacalisti e vertici dell’azienda subentrante nel servizio di raccolta dei rifiuti