Alcamo-Manifestazione in ricordo della strage di Capaci in piazza Falcone-Borsellino

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Una tromba che intona il silenzio. Una corona di fiori , seguita dal corteo delle autorità civili, militari e religiose e poi loro i veri protagonista ovvero gli studenti della Nino Navarra, che hanno partecipato alla Settimana della legalità, conclusasi stamane. La corona viene posta accanto alla foto, disegnata su un muro della villa dedicata a  Falcone e Borsellino. Poi il corteo ritorna verso il palco dove gli studenti del corso musicale della Navarra intonano l’inno nazionale della Repubblica italiana. Due momenti molto toccanti, carichi di significato che richiamano alla memoria uni dei tanti momenti drammatici della storia italiana. Ovvero l’attentato di Capaci dove 25 anni fa la mafia perpetrò un crimine gravissimo uccidendo Giovanni Falcone, la moglie e gli agenti di scorta. Poi alcuni mesi dopo la strage di via D’Amelio dove vennero assassinati il giudice Paolo Borsellino e gli agenti di scorta. Una mafia sanguinaria e stragista, che voleva sfidare lo Stato, ma la rivolta, soprattutto di liberi cittadini, provocò una reazione molto forte. E la mafia come diceva Falcone avrà una fine. Ma gli attori debbono essere le giovani generazioni, gli studenti e insegnanti che col loro duro lavoro quotidiano cercano di insegnare che solo praticando la via delle legalità ci può essere crescita sociale. Dopo l’inno nazionale della Repubblica italiana è stato osservato un minuto di silenzio per le vittime della strage, perpetrata dai macellai dell’Isis, ieri notte a Manchester dove centinaia di giovani assistevano ad un concerto. L’intensa mattinata della Nino Navarra si era aperta nello stesso istituto del viale Italia con la piantumazione di un alberello di alloro, dedicato a Mario Francese, il giornalista del Giornale di Sicilia, assassinato dalla mafia per il suo impegno nel raccontare la verità sulla mafia e soprattutto sull’ascesa dell’allora sconosciuto Totò Riina, e il clan dei corleonesi, chiamati a Palermo i “viddani”. L’alloro simbolo del coraggio. E proprio nei giorni scorsi gli alunni della Navarra hanno incontrato Giulio Francese che da anni porta avanti iniziative per sensibilizzare alla lotta contro la mafia e ricordando giustamente l’impegno civile del papà Mario. Dopo la piantumazione dell’albero di alloro, donato dalla sezione di Alcamo di FareAmbiente, una cui rappresentanza ha presenziato alla cerimonia,  un corteo è partito dalla Navarra per raggiungere piazza Ciullo per incontrare le autorità assieme alle quali sono poi arrivati in piazza Falcone e Borsellino. Dopo i vari saluti la cerimonia dell’associazione di volontariato “Lègali- non più l’isola che non c’è” e poi la presentazione dei progetti della Navarra, con l’esperienza del baby consiglio comunale, la vie dedicate alla mafia, la canzone “Vietato morire”, le note di legalità del liceo Vito Fazio Allmajer, a cura dell’associazione Libera la lettura “L’indifferenza che uccide” e il concerto conclusivo del corso di indirizzo musicale della Navarra.  Alla manifestazione hanno partecipato anche rappresentanze di altri istituti come la San Giovanni Bosco, Bagolino, Vittorino da Feltre e scientifico. Una giornata intensa, ricca di significati finalizzata a far crescere nei ragazzi la cultura della legalità e speriamo che i palloncini lanciati verso l’alto, al grido di legalità, contengano messaggi di amore, di pace e fratellanza che solo il comportarsi quotidianamente nel rispetto delle regole contribuisce alla crescita sociale della nostra società.