Alcamo: l’ultimo saluto ad Aldo Melodia

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L’ultimo saluto di Alcamo ad Aldo Melodia, ex assessore comunale alla fine degli anni ’70 e attuale presidente della formazione politica Nuova Presenza, ha un sapore amaro. Quello dell’estremo gesto commesso da un uomo che si è speso per la cittadina alcamese vittima, secondo la chiesa, della solitudine creata da una società che non ascolta più i problemi della collettività. Chiaro il riferimento del sacerdote Benedetto Cottone, che ha celebrato i funerali nella gremitissima Chiesa Madre, al motivo che avrebbe spinto giovedì scorso al suicidio il cinquantottenne alcamese: pare che il movente sia collegato al fatto che avrebbe perso di recente il posto di lavoro all’interno dell’ente di formazione del Cas di Bagheria. Quello di Aldo era un dolore latente, sottotraccia, figlio della grande dignità che ha sempre dimostrato quando era in vita. E così ha voluto andare via in punta di piedi, come nel suo stile pacato e moderato, di chi non amava i clamori delle telecamere nonostante i suoi ruoli politici e istituzionali. Probabilmente questo non lo ha capito nessuno ed è proprio in questo senso che padre Cottone, grande amico della famiglia melodia, ha voluto rimproverare la comunità alcamese rimasta sorda e indifferente rispetto al dramma che si stava per compiere. Il prelato ha avuto nella sua omelia parole di conforto per la moglie, inconsolabile seduta in prima fila accanto alla bara del marito ricolma di fiori. Padre Cottone ha così voluto ricordare l’amico, riprendendo le parole dei tanti compaesani che quando lo incontravano gli ricordavano quanto era forte la fede in Aldo. Presenti alla cerimonia tantissimi amici, parenti, esponenti politici e istituzionali e colleghi dell’ente di formazione in cui Aldo lavorava.