I disagi cominciarono a settembre, con l’inizio del nuovo anno scolastico. Tutte le aule del liceo classico di Alcamo furono costrette, in un primo momento, a fare i turni pomeridiani ospitati al liceo scientifico di via Kennedy. Poi dopo i salti mortali del dirigente Allegro e del suo staff, alcune aule ritornarono nello storico edificio di via Vittorio Veneto mentre altre 15 vennero allocate, alla meno peggio, in ogni angolo dell’istituto Giuseppe Ferro. Adesso, dopo cinque mesi e quando ne mancano un paio al termine dell’anno scolastico, i circa 400 studenti potranno rientrare al liceo classico “Cielo d’Alcamo”. L’ex provincia, ente che ha fatto effettuare i lavori di puntellatura necessari a mettere in sicurezza i controsoffitti, ha già effettuato il sopralluogo finale e già questa mattina il dirigente scolastico ha pianificato il trasloco del materiale. Un paio di giorni ancora di sofferenza e la prossima settimana si aprirà con il rientro delle 15 classi in via Vittorio Veneto.
Gli studenti si ritroveranno a barcamenarsi fra i puntelli presenti nei locali fino al termine della scuola. Poi, in estate, dovrebbe partire le opere necessarie a risolvere definitivamente il problema. Gli uffici dell’ex provincia regionale di Trapani hanno già individuato e stanziato il necessario finanziamento di circa 500.000 euro. Disagi e lavori per l’anno 2016/2017, stessa cosa per l’anno in corso e si prevede quindi una situazione analoga anche per il prossimo anno scolastico.
Intanto nei locali del liceo scientifico di via Kennedy, che fino a sabato ospiteranno le 15 aule del liceo classico, procedono anche con le condizioni meteo avverse i lavori necessarie a far ripartire le caldaie. Circa 400 metri di tubature stanno per essere sostituiti in quanto divenuti delle groviere. Gli studenti, con le temperature scese vertiginosamente in questi giorni, hanno messo a serio rischio la salute di alunni e docenti. Un intervento che si sarebbe dovuto effettuare già lo scorso anno e che invece è stato avviato soltanto una decina di giorni fa, dopo le proteste e i sit-in degli studenti. Gli interventi procedono speditamente ma prima del completamento delle opere potrebbe arrivare il ritorno delle temperature primaverili.