Alcamo-Lavorazione della pietra, studenti svizzeri a lezione dai Maestri Evola

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sudenti-evolaSono venuti nell’Alcamese dall’istituto artistico di Zurigo per imparare a maneggiare mazzola e subbia, ovvero martello e scalpello, per lavorare la pietra, e creare vere e proprie opere d’arte. Sono 44 studenti svizzeri di età compresa tra i 18 e i 20 anni, accompagnati da cinque insegnanti. Partecipano ad uno stage formativo sia teorico che pratico presso l’azienda dei maestri Evola, che con le proprie maestranze realizzano opere d’arte in marmo, che fanno bella mostra in diversi stati d’Europa, commissionati dai governi, e anche in ville, palazzi e piscine. I maestri Evola stanno insegnando agli studenti svizzeri i segreti dell’arte di lavorare la pietra, poiché tali ragazzi e ragazze sanno che potranno trovare un sicuro sbocco occupazionale. Partecipano ad uno stage della durata di dodici giorni e “ci stanno mettendo – dice Vito Evola – grande passione nel vedere piano piano la grezza pietra trasformarsi in un’opera”. Intanto apprendono le tecniche di lavorazione nell’azienda dei maestri Evola, che si trova in prossimità dello svincolo per Scopello. Ad Alcamo sino alla fine degli anni cinquanta nella cave per l’estrazione del marmo, in contrada Cappuccini, lavoravano oltre 500 operai. Un lavoro duro che consisteva nel taglio della pietra. Nel trasporto e nella creazione da parte degli scalpellini, una razza ormai estinta in città, di opere e utensili di vario genere sia per arredare sia per utilizzare nei lavori domestici. La presenza ad Alcamo di questa folta delegazione svizzera induce alla riflessione. Da Zurigo vengono per imparare un mestiere. Da Alcamo e nelle nostre zone i giovani rifiutano il lavoro manuale, oggi, grazie alle moderne tecnologie, meno pesante che in passato. I maestri Evola sono molto conosciuti e non solo in Italia. Alcuni anni fa organizzarono una mostra in piazza IV Novembre e in passato, su richiesta dell’ex sindaco di Roma Francesco Rutelli, hanno tenuto corsi per la lavorazione della pietra nelle cave del territorio della capitale d‘Italia. I 44 studenti svizzeri e i cinque insegnanti completeranno lo stage formativo giovedì della settimana entrante. Faranno ritorno in Svizzera con un bagaglio di esperienze apprese sul campo. Ovvero nell’azienda dei maestri Evola, rappresentanti di una razza che non dovrebbe estinguersi, ma passare il testimone ai giovani che vogliono imparare un mestiere, che consente di vivere tranquillamente. Maestri Evola una risorsa, che va tutelata e che rappresentano un patrimonio e non solo per la città di Alcamo.

Giuseppe Maniscalchi