Alcamo, la “pista ciclabile” spacca i 5 Stelle. Critici anche i presidenti delle commissioni consiliari

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Ancora ancora un consiglio comunale il dibattito sulla pista ciclabile, realizzata ad Alcamo da mesi ma non ancora utilizzabile al 100%, ma stavolta provoca la prima vera spaccatura all’interno del Movimento 5 Stelle, partito cui fa parte la giunta Surdi e che ha una larga maggioranza consiliare. Quattro consiglieri comunali pentastellati hanno in pratica esternato quel fuoco che covava sotto le ceneri ed hanno presentato un documento con cui, chiaramente, hanno dichiarato di “non condividere le modalità con le quali la pista ciclabile è stata pensata e voluta fortemente dalla giunta comunale, dandole priorità su tutti i lavori programmati nel triennio 2018/2020”.

A sollevare gli scudi sono stati Rosa Alba Puma e Antonino Asta, fra l’altro presidenti delle commissioni consiliari interessate dall’opera, la quarta e la terza, Laura Barone e il neo-entrato Gaspare Grillo.  Ai quattro si è aggiunto un altro storico rappresentante dei pentastellati, Francesco Cusumano che ha affermato di condividere il documento ma di non avere l’intenzione di firmarlo. I consiglieri comunali 5 stelle usciti fuori dal coro hanno messo per iscritto alcuni passaggi più volte denunciati dall’opposizione: mancanza di condivisione nella fase preliminare della progettazione e soprattutto con le commissioni consiliari competenti, difficoltà di dialogo sull’argomento fuori e dento le sedi istituzionali, problemi nell’avere informazioni certe relative allo stato dell’arte dei lavori effettuati e di quelli in divenire. Queste le pecche sollevate dai consiglieri pentastellati Asta, Barone, Grillo e Puma sulla realizzazione della pista ciclabile. I quattro hanno comunque tenuto a sottolineare che conoscono bene il valore della mobilità sostenibile ma anche del loro mandato ricevuto dai cittadini.

Spaccatura interna alla maggioranza, qualcun altro che l’appoggia ma non firma e il resto del vasto gruppo consiliare che rimane in silenzio. Anche il neo capo-gruppo Alessandra Cuscinà che, probabilmente, si sarebbe dovuta esprimere a difesa dell’amministrazione o comunque con un intervento politico in grado di ricucire e di gettare acqua sul fuoco. Invece silenzio assoluto, così come nessuno parla dei problemi ancora attuali della ciclabile. L’utilizzo del percorso anche da parte dei mezzi di soccorso e dei mini-cortei funebri, la presenza delle transenne che a causa della pericolosità invitano i ciclisti a proseguire ed attraversare a piedi, il rispetto dell’articolo 50 del codice della strada che vieta l’uso delle piste ciclabile a bici e ciclomotori elettrici.