Da un lato l’associazione “Centro storico”, che con una lettera inviata al Comune contesta l’isola pedonale nel corso stretto, che a suo dire avrebbe prodotto la desertificazione del centro, un tempo perennemente occupato dalle auto in sosta o in movimento- L’associazione lamenta notevoli danni economici e invita l’amministrazione comunale a rivedere il provvedimento di chiusura, adottato dall’allora commissario Giovanni Arnone. Senza tanti giri di parole l’associazione, chiede la riapertura del corso stretto al traffico veicolare, lamentando la carenza anche di iniziative pe far tornare le persone a frequentare il centro storico, da dove in tanti sono fuggiti per l’inquinamento dei gas di scarico delle auto. Una tempesta in un bicchiere d’acqua destinata presto a passare oppure l’inizio di un nuovo braccio di ferro sull’istituzione dell’isola pedonale, vicenda dibattuta in tutte le sedi e in tutte le salse per quasi 30 anni. Ma immediata è arrivata la presa di posizione dell’associazione Basta smog, promotrice di iniziative che portarono all’istituzione dell’isola pedonale, che esiste in tutte le città. Anzi nella vicina Palermo sono gli stessi commercianti a chiedere di estenderla in altre zone. Alla nota dell’associazione Centro storico a stretto giro di posta è arrivata quella di Basta smog dove si sottolinea che: “per onor del vero, occorre precisare, senza tema di smentita, che ben 28 attività commerciali su 52 esistenti hanno chiuso i battenti prima dell’istituzione dell’isola pedonale permanente. “Nulla quindi di fuorviante- scrive Basta smog – attribuire la fuga delle attività commerciali al provvedimento di chiusura al traffico. È pur vero che qualche commerciante ha preferito spostare il suo esercizio altrove ma, per un’attività che chiude o va in altro luogo, altre vi si sono stabilite e altre ancora, come si può constatare, stanno aprendo”. Basta smog, formato da 63 associazioni culturali, ambientaliste, musicali, sportive, artistiche, mediche, scuole, parrocchie ecc, ha ottenuto, grazie al commissario straordinario Giovanni Arnone, “la chiusura del traffico veicolare nel “corso stretto”, a tutela della salute dei cittadini e dei beni culturali e ambientali esistenti nel centro storico di Alcamo restituendo agli alcamesi quello che le automobili avevano tolto e ringrazia questa amministrazione per aver avuto il coraggio e la sensibilità di aver mantenuto quanto fatto, anche se tanto ancora si dovrà fare”. “L’amministrazione comunale- sostiene ancora Basta smog – saprà certamente dare una spinta alla riqualificazione del centro storico sapendo che il futuro di questo luogo di arte e storia non passerà attraverso la riapertura alle automobili”. Va sottolineato che qualche mese fa il consiglio comunale ha approvato sgravi fiscali per gli esercizi di questa zona della città di Alcamo, liberata dai velenosi gas di scarico che ammorbavano perennemente l’aria con gravi danni per la salute. Un’altra analisi va fatta: oggi la città si è molto decentrata verso altre zone come viale Europa e via Kennedy. Che molte abitudini sono cambiate. Infatti un tempo ogni giornata festiva portava migliaia di alcamesi a passeggiare nel corso stretto, vestita con gli abiti più belli.