Alpauno

Alcamo-Ipab Pastore e San Pietro: “Difficoltà causate da diminuite entrate da enti pubblici”

 

In merito all’incontro avvenuto lo scorso 6 settembre tra i vertici delle Opere Pie Riunite Pastore e San Pietro di Alcamo e tutte le organizzazioni sindacali dei lavoratori, per discutere dello stato economico in cui versa la struttura, “l’Amministrazione –fa sapere lo stesso IPAB in una nota inviata alla nostra redazione – ha ampiamente descritto le attività in essere e in itinere che concorreranno, si spera, ad arginare le difficoltà economiche di questo Ente, fra i migliori – si sostiene nel documento- delle Ipab siciliane, causate dalle diminuite entrate provenienti dagli Enti Pubblici di rifermento: Regione e Comuni”. L’Ipab attualmente, si sottolinea ancora nella missiva, con i suoi 31 dipendenti assiste 10 bambini in comunità-alloggio e 19 bambini in semi-convitto. Nei giorni scorsi era stato il segretario generale della Funzione Pubblica-CGIL Vincenzo Milazzo, a seguito dell’incontro con il Consiglio d’Amministrazione dell’Ipab, ad esternare la sua preoccupazione per il futuro dei lavoratori sia perché vantano, ad oggi, 8 stipendi arretrati, ma anche poiché ci sarebbe, secondo il sindacato “una “mancanza di programmi e di idee da parte della Presidenza che possano risollevare le sorti di un Ente che fino a qualche mese fa riusciva anche con difficoltà a portare avanti l’attività”. “Un confronto duro – aveva commentato Milazzo – poiché a serio rischio oltre 30 posti di lavoro ed il fallimento totale di un Ente a servizio della collettività alcamese, nell’assistenza di bambini disadattati”. Da qui la richiesta, da parte della CGIL, di un incontro urgente con il sindaco per tentare di trovare soluzioni volte al risanamento dell’istituto.

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