In meno di un decennio sono più che raddoppiati ad Alcamo i casi di divorzi tra coniugi. Si è passati dallo 0,4 per cento del totale della popolazione del 2007 allo 0,9 del 2015. Dati certificati dall’ufficio Anagrafe del Comune dove si mette in evidenza una crescita esponenziale che sostanzialmente fa venir fuori una certa crisi rispetto al valore dell’unità familiare, un tempo ritenuta di assoluta sacralità. Nel 2007 i divorziati residenti nella cittadina alcamese erano appena 197 mentre al 31 dicembre del 2015 la cifra è salita a ben 395 unità. Dato allarmante che si avvicina attorno all’1 per cento del totale della popolazione censita pari a 45.504 abitanti. Se un tempo erano i tradimenti e la gelosia ossessiva del partner, piuttosto che la routine che sfociava in totale indifferenza a scatenare le crisi di coppia più profonde e a condurre verso l’inevitabile epilogo del divorzio, oggi i motivi per cui ci si lascia sembrano essere molto differenti. Secondo quanto riporta l’associazione Familylegal, le classifiche non lasciano spazio a dubbi: in Italia, quindi anche nel territorio alcamese, i matrimoni hanno vita sempre più breve. Lo dimostrano le recenti rilevazioni Istat, che mostrano come negli ultimi 15 anni, dal 2000 a oggi, le separazioni siano aumentate di circa il 25 per cento e i divorzi di quasi il doppio, numeri che sostanzialmente ricalcano la realtà di Alcamo. La legge sul divorzio breve ha dato un’ulteriore spinta alla decisione di molte coppie a dirsi addio, riducendo a soli 6 mesi le tempistiche nel caso di pratiche consensuali. Ritornando ai dati prettamente alcamesi i coniugati sono il 51,1 per cento sempre sul totale della popolazione e fisiologicamente questo dato è calato sempre rispetto al 2007, ultimo anno di riferimento quando invece la cifra si attestata sul 51,5 per cento. A completare il quadro i 18.459 celibi o nubili ed i 3.411 vedovi e vedove. Snocciolando in particolare i dati sui divorziati residenti nella cittadina alcamese sono in gran parte donne: 247 contro i 148 uomini che hanno deciso di troncare il loro matrimonio. Altra curiosità: le donne alcamesi appaiono essere nettamente più longeve. Infatti analizzando coloro i quali sono rimasti senza consorte a causa della loro morte, le donne sono ben 2.900, vale a dire il 12,5 per cento del totale della popolazione, contro 2,3 per cento degli uomini che sono appena 511. A confermare questi numeri anche il fatto che sui 17 ultracentenari in vita al 31 dicembre del 2015 ben 12 sono donne e appena 5 gli uomini.
