Alcamo, immobili, il Comune torna alla carica per sfrattare abusivi

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Una battaglia tra il Comune di Alcamo e una settantina di proprietari di immobili abusivi che dura da quasi cinque anni. Battaglia combattuta a colpi di ordinanze, ricorsi, cause civili con lo scopo  di sfrattare gli abusivi perché occupano sine titulo abitazioni, già entrate nel patrimonio comunale e per le quali ha presentato anche  il conto per il pagamento dei canoni di locazione. Ora il Comune di Alcamo è tornato alla carica con la notifica di nuove ordinanze di sfratto con le quali chiede che vengano lasciati gli immobili entro 15 giorni. Il Comune, in questo ennesimo tentativo, si fa forte di una recente sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa, che riconosce la possibilità di “esercitare il proprio potere pubblicistico” ed emanare queste ordinanze di sgombero. Pronto l’ennesimo ricorso da parte dell’avvocato Alessandro Finazzo, che assiste una sessantina di abusivi. “Ritengo che tale potere il Comune non lo ha – dice  l’avvocato Finazzo –  poiché tenendo conto dell’orientamento prevalente della giurisprudenza sia amministrativa che della Cassazione secondo cui in questi casi il Comune non può ordinare lo sgombero perché si tratta di immobili che non hanno natura demaniale, ma che invece fanno parte – perché acquisite- del patrimonio disponibile del Comune”. Due anni fa il Comune notificò una serie di ingiunzioni, alcune delle quali ammontavano ad oltre 60 mila euro, per farsi pagare l’affitto. Ma non è riuscito ad incassare una lira poiché sia il giudice monocratico di Alcamo, che il tribunale civile di Trapani ha accolto il ricorso degli abusivi, difesi da Alessandro Finazzo. Fino ad oggi ha perso 25 cause ed è stato condannato anche a pagare le spese giudiziarie. “Le  ordinanze di sgombero sono illegittime – dice Finazzo – e il Comune di Alcamo non può continuare con questo braccio di ferro nei confronti di cittadini che hanno già perso la casa e ai quali il Consiglio comunale, sotto la spinta dell’allora consigliere comunale Ignazio Caldarella, aveva assicurato di concedergli il diritto di abitazione. Le sentenze sono importanti perché sono le prime del Tribunale di Trapani e quindi confermano un orientamento che ci fa ben sperare per le altre (circa 12) cause pendenti presso lo stesso Tribunale”. “Inoltre, si legge nelle sentenze – dice l’ex consigliere comunale Ignazio Caldarella, che capeggia il comitato in difesa degli abusivi – che il Comune di Alcamo non ha dimostrato di avere subito un danno dall’illegittima occupazione abusiva, perché l’immobile non ha i requisiti per essere commerciato e anche perché esiste una delibera di consiglio comunale che prevede che tali immobili siano dati in abitazione allo stesso abusivo”. Alcuni mesi fa lo stesso Comune ha notificato  richiesta di sgombero degli immobili acquisiti al patrimonio comunale fissando il termine di 30 giorni, altrimenti avrebbe proceduto allo sgombero coattivo, articolo 823 del codice civile, con addebito di spese anche di custodia occorrenti. Anche in questo caso opposizioni e ricorsi e tutto è rimasto sulla carta.